Ticino

L’Udc: 'Zone periferiche, perché non si usano tutti i fondi?'

La deputata Roberta Soldati interroga il governo sul mancato utilizzo di tutti i crediti a fondo perso della Confederazione per i progetti in queste regioni

Ti-Press
6 maggio 2021
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“Perché ci sono crediti a fondo perso della Confederazione destinati alla politica regionale delle zone periferiche che vengono rispediti al mittente?”. A chiederlo è il gruppo parlamentare dell'Udc, che con un'interrogazione firmata dalla deputata Roberta Soldati chiede lumi al Consiglio di Stato su questi ristorni poiché “si sente dire che le zone periferiche devono essere valorizzate (come dimostra la recente discussione in Gran Consiglio sulla sede del museo di storia naturale), eppure ogni quadriennio il Cantone ritorna importi assai importanti”. La valorizzazione e il potenziamento di queste zone “sta a cuore a tutti. Per questo motivo si ritiene che ogni importo restituito sia un'occasione mancata”. E Soldati snocciola i numeri relativi ai fondi messi a disposizione a fondo perso dalla Confederazione per il quadriennio 2016-2019: “2 milioni di franchi. Di questo importo, al 31 agosto 2019 erano stati stanziati 690'300 franchi e fino al termine del quadriennio si prevedeva di stanziare ulteriori 300'000 franchi per complessivi 990'300 franchi”. Ben lontani dai 2 milioni, “questo significa che al termine del quadriennio sono stati ritornati alla Confederazione 1'009'700 franchi poiché inutilizzati, seppur nell'intento del Cantone vi sia il riposizionamento di queste regioni”. L'Udc, quindi, chiede al governo a partire dal 2008 quanto sia stato stanziato dalla Confederazione per ogni quadriennio e quanto sia stato restituito perché non utilizzato; quali sono i motivi del mancato utilizzo e se il ristorno sia dovuto alla mancanza di progetti validi; cosa il Cantone può pensare per incrementare l'utilizzo dei fondi federali.