Il presidente liberale radicale davanti al ‘parlamentino’ analizza le recenti elezioni e lancia la sfida a livello cantonale: 'Prendiamo in mano l'attualità'
«Queste elezioni comunali hanno dimostrato che il Plr è un partito territoriale, non è per nulla vero che siamo lontani dalla gente come qualcuno dice. Anzi, quando si tratta di gestire territorio e quotidianità si ripone molta fiducia negli esponenti del nostro partito». Il bilancio che il presidente liberale radicale Alessandro Speziali fa delle comunali davanti al proprio ‘parlamentino’ riunito via zoom, insomma, è positivo: «Abbiamo 186 municipali, 41 sindaci di quindicina, 813 consiglieri comunali. Per noi è importante mantenere i piedi ben affrancati a terra, perché ci siamo tolti diverse soddisfazioni migliorando la presenza negli esecutivi e nei legislativi, nel Sopra e nel Sottoceneri. Ma ci sono dei coni d’ombra dove alcune percentuali ci fanno preoccupare». Ma nessuna paura, afferma Speziali: «Siamo da subito al lavoro con le sezioni per rilanciarci, ogni risultato negativo è uno spunto per cercare di migliorare».
Adesso, riprende il presidente liberale radicale, «la coda delle comunali prevede dieci ballottaggi. In tutti e dieci siamo impegnati, o per andare a caccia del sindacato come a Bellinzona, o per difenderlo. Ma ci siamo, perché siamo una vera forza nel territorio». Soprattutto «in uscita dalla pandemia, dove i cittadini vogliono lasciarsi alle spalle restrizioni, gravi problemi sociali e vogliono sentir parlare di progetti, gestione del territorio. Sono convinto che il nostro successo alle comunali è dovuto ai temi che abbiamo portato avanti e a liste con tante persone figlie di un rinnovamento delle persone, ma non delle età. Sessantenni come diciottenni si sono messi a disposizione per la prima volta e ne siamo felici».
Dalle recenti elezioni Speziali sposta il suo focus all’attività in Gran Consiglio, «dove stiamo cercando di prendere in mano l’attualità. Per noi il Covid non è più una questione di restrizioni, ma di capire dove bisogna aprire. L’apertura non deve essere solo a parole, ma deve verificarsi anche con un colpo di mano all’economia». Infine, Speziali informa la base liberale radicale che «ci siamo posti come obiettivo entro maggio di analizzare i prossimi 30, 40, 50 crediti in ballo, metterli in ordine di priorità e proporre questo ordine alle altre forze politiche. Un esercizio difficile - concede il presidente del Plr - ma dobbiamo essere da esempio, vogliamo orientare la politica cantonale».