Ticino

Confine, primo passo verso la zona franca Covid

Parere favore del governo italiano all’ordine del giorno parlamentare che chiede una fascia di 20 chilometri per consentire la mobilità transfrontaliera

Agevolare gli scambi a cavallo del confine
(Archivio Ti-Press)
28 aprile 2021
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Parere favorevole del Governo all’ordine del giorno che chiede una zona franca di 20 chilometri al di là e al di qua della frontiera italiana per complessivi 40 chilometri per consentire la mobilità nelle aree di confine. Tuttavia, il parere positivo all’ordine del giorno presentato dalla Lega non significa che a breve saranno rimosse le restrizioni agli spostamenti a coloro che risiedono entro i 20 chilometri dal confine. Il Governo italiano, e in particolare il ministro della Sanità Roberto Speranza, sembra intenzionato a mantenere le attuali restrizioni per tutto il mese di maggio.

Con l’ordine del giorno leghista i problemi degli spostamenti lungo la linea del confine (questo il dato politico) è all’attenzione sia del Parlamento che del Governo, anche perché in questi giorni sollecitazioni in tal senso sono giunti anche dal Pd con il senatore Alessandro Alfieri e dai pentastellati Giovanni Currò e Niccolò Invidia.

Alfieri, ricordiamo, ha proposto di consentire gli spostamenti nella fascia di confine con il Canton Ticino a fronte di una certificazione che dimostri l’avvenuta vaccinazione o di essere guarito da Covid o di aver effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. “Finalmente è emerso il distinguo che chi si muove lungo la linea di confine non può essere considerato alla stregua di chi va a fare le vacanza alle Baleari - commenta Matteo Luigi Bianchi, parlamentare leghista varesino, primo firmatario dell’ordine del giorno che impegna il Governo a trovare una soluzione per riaprire al ‘turismo della spesa’ -. Il via libera all’ordine del giorno certifica che le zone di confine hanno peculiarità diverse rispetto a tutti gli altri contesti.

La parola passa ora ai ministeri competenti, in particolare al ministro Speranza, ma anche a Luigi Di Maio, ministro degli Esteri. Una prima risposta alle sollecitazioni dei parlamentari della fascia di confine è attesa venerdì 30 aprile giorno in cui il ministro italiano della sanità firmerà la nuova ordinanza con le misure che saranno in vigore il mese di maggio. Per quanto è dato sapere non sono previste novità sostanziali. Almeno sino al 15 maggio. A metà del prossimo mese il Governo Draghi deciderà su coprifuoco.