Ticino

Reintroduzione quarto gpc, avanti tutta in commissione

Giudici dei provvedimenti coercitivi, Nicola Corti, co-relatore: mi auguro che il rapporto vada in parlamento al più tardi a giugno

19 aprile 2021
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Avanti tutta in commissione parlamentare sulla reintroduzione del quarto giudice dei provvedimenti coercitivi. E questo dopo che nella riunione di stamattina la 'Giustizia e diritti' ha "preso atto" di una recente risoluzione governativa che, si legge in una nota stampa della stessa commissione, "aderisce alla proposta di portare a quattro il numero dei gpc sulla base delle nuove competenze che l'Ufficio giudiziario ha assunto" e che "dovrà assumere nei prossimi mesi". Portare a quattro, o meglio riportare a quattro, come propone appunto un'iniziativa parlamentare depositata nel dicembre 2018 dal socialista Raoul Ghisletta e dall'allora deputato (indipendente) ed ex procuratore pubblico Jacques Ducry. Una richiesta ampiamente sostenuta dalla commissione visto che c'è un relatore per gruppo: sì dunque al ripristino del quarto giudice dei provvedimenti coercitivi, 'tagliato' nel 2016 da Consiglio di Stato e Gran Consiglio - misura avallata l'anno seguente dal popolo, chiamato alle urne da un referendum - nell'ambito del risanamento delle finanze cantonali.

«Il governo - dice Nicola Corti (Ps), uno dei relatori commissionali - non ritiene né la misura di risparmio adottata a suo tempo né il voto popolare sbagliati e sconfessati da un ripristino del quarto gpc. Ritiene che le novelle legislative a livello federale e l’aggravio del carico di lavoro giustifichino oggi il quarto giudice». Ai gpc compete fra l'altro la conferma o meno degli arresti ordinati dal Ministero pubblico. «Sono giudici di garanzia che devono poter lavorare con la massima serenità operativa - sottolinea Corti -. In occasione del recente rinnovo parlamentare dei mandati in Procura, in molti si sono sentiti 'in dovere' di criticare l’operato dei procuratori pubblici. Ma le prime istanze istituzionali che verificano la correttezza dell'operato dei pp sono i giudici dei provvedimenti coercitivi e la Corte dei reclami penali. Lo Stato deve allora assicurare le migliori condizioni affinché l'intero sistema funzioni». Quando contate di sottoporre la reintroduzione del quarto gpc all'approvazione del plenum del Gran Consiglio? «Spero che il rapporto commissionale sia pronto per giugno, al più tardi».