Ticino

Turismo in Ticino: -16,3% di pernottamenti in hotel nel 2020

Nel Cantone diminuiti gli arrivi nell'anno del coronavirus, ma il dato è confortante se si pensa alla media nazionale: -40%. Peggior dato per Ginevra (-67,5%)

(Keystone)
19 febbraio 2021
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Il Ticino chiude il 2020 con una perdita del 16,3% dei pernottamenti alberghieri. Nell’anno caratterizzato da un crollo degli arrivi a livello internazionale a causa dell’emergenza sanitaria, per il Ticino il calo è stato più contenuto grazie al mercato interno. In tutto il settore permangono tuttavia incertezza e forte preoccupazione rispetto alle prospettive dei prossimi mesi, secondo Ticino Turismo, che spiega anche nel 2021 il marketing si focalizzerà principalmente sulla Svizzera tedesca e la Romandia con una prima campagna incentrata sulla maggiore raggiungibilità del Sud delle Alpi grazie alla nuova galleria del Ceneri.

A livello nazionale il calo, certificato dall'Ufficio federale di statistica (Ust) è stato molto marcato: -40%. Le regioni svizzere che hanno subito perdite maggiori sono Ginevra (-67,5%), la regione di Zurigo (-65,4%) e la regione di Basilea (-58,8%). Gli unici Cantoni ad aver registrato un calo inferiore al 20% sono stati il Ticino e i Grigioni (-9,2%) che hanno potuto beneficiare di importanti flussi di visitatori provenienti dal mercato interno. Gli ospiti confederati che hanno soggiornato in Ticino nel 2020 sono aumentati del 9,7% rispetto all’anno precedente.

Fondamentale per il nostro Cantone è stato il periodo da luglio a ottobre (+14.7%), con mesi caratterizzati da risultati straordinari (+15% in luglio, +18,4% in settembre e +21,1% in ottobre). Un dato significativo, quest’ultimo, soprattutto se inserito nel contesto globale. Secondo l’ultimo rapporto dell’Organizzazione mondiale del turismo, nel 2020 gli arrivi internazionali sono diminuiti del 74% determinando un calo di circa un miliardo di visitatori. “Il 2020 è stato un anno molto difficile, ma gli importanti flussi provenienti dal mercato interno ci hanno permesso di contenere almeno in parte i danni", ha commentato Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo.

Tornando ai dati cantonali, dalle statistiche dell’Ust emerge che i mercati europei hanno segnato una flessione del 47,7% rispetto allo scorso anno, mentre si riconferma la battuta di arresto di alcuni dei mercati esteri più importanti per il nostro Cantone: gli Usa (-88,3%), i Paesi del Golfo (-93,5%) e il Regno Unito (-75,1%). La nazione che ha subito la variazione minore è stata l’Italia (-27,8%).

Nel 2020 in Ticino sono arrivati più svizzeri francesi, più coppie, più giovani e più famiglie. Sono alcuni dei dati emersi da un’indagine condotta sulla base del Ticino Ticket. Un'altra informazione interessante riguarda l’aumento della durata media del soggiorno (2,4 notti negli alberghi lo scorso anno). Secondo la fonte citata ben il 10% in più dei turisti ha scelto il Ticino perché attirato dalle campagne marketing e il 93% di loro è intenzionato a tornare nel 2021.

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