Lo indica uno studio condotto dall'Istituto oncologico di ricerca Bellinzona in collaborazione con il Vimm-Università di Padova
I farmaci Serm (Modulatori selettivi del ricettore estrogenico) utilizzati nella terapia del cancro al seno sarebbero efficaci nel contrastare l’infezione da Covid-19 e il successivo sviluppo del virus. Lo indica lo studio condotto dall'Istituto oncologico di ricerca di Bellinzona (Ior), basato sui dati ottenuti dal Registro dei tumori del Veneto, che ha infatti evidenziato un minor rischio di contrarre il coronavirus per le donne sottoposte a questo tipo di terapia. Lo studio, condotto dallo Ior in collaborazione con il Vimm-Università di Padova e guidato da Arianna Calcinotto (Group Leader allo Ior), indaga su un possibile uso clinico di questa tipologia di farmaci per il trattamento dei pazienti Covid-19.
Pubblicata sulla prestigiosa rivista oncologica Annals of Oncology, la ricerca ha incluso oltre 51mila donne testate per l'infezione nel Veneto durante la prima ondata epidemica. Indagando l’influenza degli ormoni sessuali nel decorso della malattia Covid-19, in virtù del loro ruolo nella regolazione del sistema immunitario e nelle diverse proteine coinvolte nell’infezione da Covid-19 come ACE2 e TMPRSS, è stata evidenziata nel campione delle donne testate una ridotta prevalenza di infezione in pazienti affette da tumori ormono-dipendenti in terapia Serm. Lo studio suggerisce pertanto un effetto off-target giocato dai Serm che potenzialmente comporta un'alterazione nel meccanismo di fusione tra il virus e la cellula ospite, individuandone un possibile utilizzo clinico nel trattamento dei pazienti Covid-19.
“Il risultato che abbiamo ottenuto – sottolinea Calcinotto – seppur richieda un campione più ampio e ulteriori studi molecolari per far luce sul meccanismo e sull’effetto protettivo osservato nelle donne sotto trattamento con i farmaci Serm, individua una nuova e possibile strada per prevenire o attenuare gli effetti del virus”.
Qui il link per leggere le conclusioni dello studio