Nel 2015 erano più di 22mila le persone che vivevano in una famiglia ritenuta in povertà assoluta ovvero con un reddito inferiore al minimo vitale
Il tasso di povertà assoluta in Ticino è dell’8% e il tasso di povertà relativa del 12,3%. Sono i dati salienti che emergono dal primo studio sulla situazione sociale ed economica della popolazione a cura dell’Ustat (Ufficio cantonale di statistica) e riferiti al 2015. Sarà interessante vedere, tra qualche tempo, quanto la pandemia di coronavirus ha modificato questa situazione. Le tipologie di economie domestiche più colpite dalla povertà assoluta sono quelle formate da un adulto e uno o più minori (un quarto degli individui in tale tipologia si trova in povertà assoluta, ndr) e le persone sole (circa un quinto).
Il lavoro è stato svolto dall’Ustat, appunto, in collaborazione con la Divisione dell’azione sociale e delle famiglie (Dasf) del Dipartimento della sanità e della socialità.
Il tasso di povertà assoluta conteggia il numero d’individui che vivono in un’economia domestica il cui reddito disponibile è inferiore alla soglia del minimo vitale sociale (comprendente le spese di affitto e di mantenimento). Il reddito disponibile è pari alla somma di tutti i redditi (da lavoro, da sostanza e da trasferimenti), ai quali si aggiungono gli aiuti sociali e si aggiungono gli aiuti sociali e si sottraggono le spese obbligatorie (imposte, cassa malati, eccetera). Il tasso di povertà così calcolato è pari all’8% della popolazione. In questo gruppo si contavano, nel 2015, 22'263 persone.
Se il tasso di povertà assoluta misura la povertà rispetto a una soglia fissa, il tasso di povertà relativa misura invece il reddito individuale collocato in relazione a quello del resto della popolazione. Se tale reddito è inferiore a una percentuale di quello della popolazione, si è a rischio povertà. Ebbene, stando all’analisi dell’Ustat, il 12,3% degli individui (34'147) vive in un’economia domestica che ha un reddito disponibile equivalente inferiore al 60% di quello della popolazione di riferimento. Se si considera una soglia del 50%, il tasso scende al 5,7% (15'716 individui).