Ticino

Case anziani verso la riapertura alle visite

Il medico cantonale Merlani ha annunciato per oggi una nuova direttiva specifica per ogni tipo di struttura (per anziani, psichiatriche e riabilitative)

(Ti-Press)
5 febbraio 2021
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La situazione dei contagi nelle case anziani presenta numeri molto bassi, sia perchè il virus circola meno in generale nella popolazione, sia perchè è stata introdotta la chiusura delle case anziani alle visite, che sembra avere avuto un impatto positivo rilevante considerando che si stava anche iniziando a vaccinare. A fronte della situazione, ha comunicato ai media il medico cantonale dr. Giorgio Merlani, oggi uscirà una nuova direttiva specifica per ogni tipo di struttura, per le case anziani si tornerà a una situazione simile a quella di metà dicembre, con visite possibili e limitate nel numero, in casi particolari anche con contatto fisico in sicurezza. Leggeri allentamenti anche per le strutture psichiatriche, sulle strutture riabilitative si sta valutando se concedere delle deroghe. Riguardo le strutture per disabili, a una domanda del nostro giornalista, Merlani ha dichiarato che la situazione sarà simile a quella delle case anziani

In Ticino 195 casi di variante inglese

Merlani: «Siamo in una fase di discesa, una bella discesa. Le cifre però negli ultimi giorni sembrano piuttosto stabili, l'Rt è sceso in modo rapido, nei prossimi giorni mi aspetto che si riavvicinerà a 1, ma si assesterà su un livello ben più basso del passato. Siamo passati da un incidenza di 1000 casi per 100'00 abitanti a un valore di 174. Anche il tasso di positività del 6% è piuttosto basso. Se facciamo un confronto a livello nazionale, il Ticino è penultimo o terzultimo, dopo esser stato il triste portatore del primato dei casi, adesso siamo veramente bassi e molto bassi.»

Il medico cantonale ha sottolineato come a fare la differenza sia il comportamento del singolo e dell'individuo dato che le misure sono valide a livello nazionale. Attualmente la curva sembra andare verso un appiattimento, ma il calo dei casi in coincidenza del diffondersi della variante inglese lascia il tempo di poter mettere in atto nuove misure nel caso la situazione si aggravi. La variante inglese è comparsa in tempi relativamente recenti, fra Natale e capodanno, attualmente parliamo in Ticino di 195 casi. 

L'impatto della variante inglese in ambito scolastico

La presenza massiccia della variante inglese nelle scuole, in disallineamento con la situazione globale, dipende da una maggiore trasmissibilità in ambito scolastico. Merlani cita uno studio inglese che dichiara che se un contatto di una persona contagiata dalla variante inglese ha una possibilità del 50% di essere anch'esso positivo, dunque se per le classi di età fino ai 19 anni è più facile che i familiari di uno studente contagiato risultino anch'essi positivi. Per questo se c'è un caso positivo in una scuola d'infanzia o scuola elementare si sceglie di mettere tutta la classe in quarantena, e si offre poi la possibilità di test, anche perchè in queste scuole non c'è l'obbligo della mascherina. Per quanto riguarda le scuole medie, invece, in cui c'è l'obbligo della mascherina non si impone immediatamente di mettere in quarantena tutta la classe ma si può valutare caso per caso, ci son stati casi di un contagio che però dai test non ha portato ad altri casi, e altri casi come Morbio in cui ci sono stati più contagi, ma ammette Merlani, c'era ancora meno attenzione al riguardo. Attualmente sono in isolamento 5 allievi di scuola d'infanzia, 30 di scuola elementare, 14 di scuola media, 11 nel post-obbligatorio e 12 nelle scuole professionale. 

Le nuove modifiche di legge a livello federale

Riguardo l'accorciamento della quarantena a seguito di un test Pcr negativo dopo sette giorni a carico del richiedente (o del datore di lavoro se vuole che il dipendente torni al lavoro),  il medico cantonale ha auspicato che non arrivino richieste diverse dalle aspettative. Il cantone precisa che l'alleggerimento è possibile in Ticino solo se si è entrati in contatto con un contagiato da una variante classica, che il test sarà accettato solo se si tratta di un test Pcr (eventualmente organizzandosi con laboratori che possano fornire il risultato entro il settimo giorno), che è molto più affidabile, e che l'accorciamento della quarantena sarà possibile solo per le professioni che possono essere svolte in sicurezza, quindi con mascherina e distanza obbligatoria: in caso contrario si potrà uscire di casa, ma non sarà ancora possibile andare al lavoro. 

Sui test di massa, Merlani ha sottolineato come l'evidenza scientifica dell'efficacia di tali test è ancora scarsa, quindi tali strumenti vanno usati nel modo adeguato, senza rischiare di dare falsa sicurezza alle persone che porti a non rispettare le misure di sicurezza. I test di massa vanno eseguiti in situazioni dove ci sono elevati rischi di contagi: ad esempio nelle scuole ticinesi ci sono 55'000 studenti, quindi fare test due volte la settimana è uno sforzo notevole, stessa cosa per le aziende: se è l'unica soluzione per mantenere le scuole aperte e far funzionare ancora l'economia è uno sforzo che si può fare, ma senza evidenze di efficacia bisogna riflettere al riguardo. 

Sulle vaccinazioni, si potrà valutare se esse hanno efficacia sul calo dei nuovi casi solo a partire da sette giorni dopo la seconda somministrazione, quindi maggiori dati si potranno avere a partire dal 18 febbraio.