Domani 21 dicembre, giorno del solstizio invernale, i due pianeti si troveranno vicinissimi nel cielo a sud-ovest. Non succedeva dal 1623
Saranno tanto vicini da apparire quasi come un'unica stella brillante a sudo-ovest, poco dopo il tramonto. Domani, 21 dicembre 2020, Giove e Saturno si incontrano nel cielo del solstizio invernale per dare luogo a un evento astronomico che non si vedeva, in queste proporzioni, dal 1623. E che non si vedrà più sino al 2080. Un'occasione di una vita, insomma.
Come appariranno i due pianeti visti dal Ticino alle 17.45 (Stellarium)
A ben vedere le congiunzioni tra Giove e Saturno, i due giganti del Sistema solare, non sono rarissime: i loro moti orbitali attorno al Sole li portano ad avvicinarsi nel cielo terrestre circa ogni vent'anni. Si tratta, evidentemente, di avvicinamenti apparenti dettati dalla prospettiva, dal momento che tra i due corpi la distanza minima è sempre di centinaia di milioni di chilometri. L'ultima volta che si verificò questo specifico fenomeno fu nel 1981, per ben due volte nello stesso anno. Tuttavia in quelle due occasioni, come nella maggior parte delle congiunzioni tra i due pianeti, i puntini luminosi in cielo erano separati da circa un grado, pari a due volte le dimensioni della Luna. Una distanza che è stata ormai già superata da qualche giorno e che andrà a diminuire ancora di più fino a ridursi a un decimo di grado: 6,1 primi d'arco per la precisione. Il 17 giugno 1623 la distanza fu ancora minore: 5,16 primi d'arco, mentre il 15 marzo 2080 sarà di 6 primi.
Nuvole permettendo (per ora MeteoSvizzera non dà molte speranze), per ammirare l'evento non serviranno tuttavia grandi strumenti: a occhio nudo il due punti luminosi saranno chiaramente visibili poco dopo il tramonto guardando verso sud-ovest nella costellazione del Capricorno. Saranno bassi sull'orizzonte e tramonteranno poco dopo le 19. È quindi consigliabile iniziare l’osservazione subito dopo il tramonto da un luogo sopraelevato e con un orizzonte sgombero a sud-ovest.
Per chi può, il consiglio è quello di procurarsi almeno un binocolo, in modo da distinguere bene i due pianeti e – per chi ha mano ferma – vedere anche chiaramente i principali quatto satelliti di Giove. I possessori di un telescopio avranno la rarissima occasione di vedere i due giganti gassosi nella stessa immagine.
Oltre a essere la congiunzione più stretta tra i due pianeti da 400 anni a questa parte, il fenomeno avviene anche nello stesso giorno del solstizio d'inverno. La vicinanza con il Natale, invece, rilancia invece il dibattito su quale sia stata la "stella" che, stando al vangelo di Matteo, guidò i Magi a Betlemme. Secondo alcune ipotesi si sarebbe trattato proprio di una congiunzione planetaria, anche se ogni ipotesi è altrettanto valida, dalla tradizionale cometa a una supernova.