In particolare cambierà il programma di sicurezza stradale 'Via Sicura', rendendo più eque le misure in materia di guida spericolata
È un semaforo verde quello del Consiglio di Stato ticinese alla revisione della Legge federale sulla circolazione stradale proposta dal Consiglio federale. In particolare, sul programma di sicurezza stradale ‘Via sicura’, voluto nel 2012 per ridurre gli incidenti stradali e potenziare la sicurezza stradale, il governo cantonale si è espresso favorevolmente sui principali cambiamenti finalizzati a rendere più eque le misure in materia di guida spericolata. Tra questi il maggiore potere discrezionale dato alle autorità esecutive e ai tribunali. I giudici in tal modo possono tener maggiormente conto delle circostanze del caso concreto e stabilire la sanzione più idonea, in linea con la giurisprudenza del Tribunale federale. Viene così eliminato l’automatismo attraverso il quale oggi per un eccesso di velocità che porta alla soglia della “pirateria stradale” sussiste il reato stesso. La revisione prevede che bisognerà esaminare caso per caso. Viene inoltre eliminata la pena detentiva minima di un anno: per tali casi il giudice potrà infliggere anche solo una pena pecuniaria analogamente a quanto previsto per il reato di messa in pericolo della vita altrui. Viene invece mantenuto il limite superiore della pena di quattro anni e con esso il carattere di crimine attribuito alla guida spericolata.
Tra le misure previste per questo reato vi è poi quella – di carattere amministrativo che va a sommarsi a quella penale - riguardante il numero minimo di mesi di revoca della licenza di condurre, oggi fissato a 24. Il Consiglio federale propone di scendere a 6 mesi. Nella sua risposta il Consiglio di Stato, pur ritenendo che 24 mesi sono eccessivi, ha valutato che il passaggio ai 6 mesi significherebbe sminuire la portata del reato, nonché correre il rischio di un ridimensionamento “a cascata” delle altre infrazioni minori. In questo senso – analogamente ad altri Cantoni – il Governo propone quindi come misura minima per i “pirati della strada” 12 mesi. A mente del Consiglio di Stato tale scelta tiene conto delle finalità del progetto di sicurezza stradale “Via sicura” e nello stesso tempo attenua una misura considerata eccessivamente dura.
La revisione normativa prevede anche la promozione delle tecnologie ecologiche, per adattare la legislazione sulla guida autonoma e sull’uso delle biciclette elettriche.
Nell’attesa, dal Primo gennaio cambieranno diverse regole per quanto concerne la circolazione. In città sarà consentita la svolta a destra col rosso per bici e ciclomotori (se indicato), mentre verranno istituite zone d’attesa per i ciclisti ai semafori, nuove segnaletiche nelle ‘zone 30’ e in bicicletta si dovrà andare sul marciapiede fino ai 12 anni. In autostrada torna l’alcol nelle aree di ristoro, il limite di velocità per le roulotte passa dagli 80 ai 100 chilometri orari, sarà possibile il superamento (ma non il sorpasso) a destra e ci saranno nuove regole per corridoi di soccorso e ‘chiusure lampo’. Nei parcheggi vi sarà un sistema di assistenza al posteggio utilizzabile senza tenere il volante, saranno possibili a pagamento per moto e bici elettriche rapide. Per quanto concerne gli allievi conducenti, il permesso sarà ottenibile a 17 anni compiuti e sarà richiesto un anno di guida accompagnata prima della patente.