Ticino

È morto Flavio Cotti, già consigliere federale

Il politico ticinese è deceduto questo pomeriggio alla Clinica Santa Chiara di Locarno per complicazioni da Covid

Flavio Cotti (Ti-Press)
16 dicembre 2020
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All’età di 81 anni Flavio Cotti è deceduto oggi pomeriggio a Locarno. Era ricoverato alla Clinica Santa Chiara per le conseguenze del Covid. Nato a Prato Sornico il 18 ottobre del 1939, era membro del Partito popolare democratico. Consigliere federale dal 1987 al 1999, è stato presidente della Confederazione a due riprese nel 1991 (in occasione dei festeggiamenti per il settecentesimo) e 1998. Ha guidato il Dipartimento federale dell’interno dal 1987 al 1993 e il Dipartimento federale degli affari esteri dal 1993 al 1999.

La sua carriera politica era iniziata all'età di 25 anni, subito dopo aver ottenuto la licenza di diritto all'Università di Friburgo, con l'elezione in Consiglio comunale a Locarno, carica ricoperta fra il 1964 e il 1975. Nel periodo 1967-1975 è stato membro del Gran Consiglio e nelle due successive legislature (1975-1983) del Consiglio di Stato dov'è entrato all'età di soli 36 anni. Ha presieduto i Dipartimenti dell'economia e giustizia. Ha presieduto il Governo cantonale nel 1977 e nel 1981, mentre nel 1983 ha lasciato la carica diventando il più giovane consigliere di Stato a riposo, per essere eletto in Consiglio nazionale. Nel 1984 è diventato presidente del Ppd ticinese e subito dopo, per due anni fino all'86, del Partito democristiano svizzero. 

Quale capo della diplomazia elvetica, assunse nel 1996 la presidenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Quell'anno di presidenza coincise tra l'altro con l'attuazione degli accordi di pace di Dayton (che misero fine alla guerra civile jugoslava), le prime elezioni in Bosnia e gli sforzi di pace nel Caucaso. Dovette inoltre negoziare i primi accordi bilaterali con l'Ue, fino alla loro conclusione nel dicembre 1998.

Tra le varie cariche extrapolitiche ricoperte figurano la presidenza dell'Ente ticinese per il turismo dal 1976 al 1984, un posto di membro di Consiglio di amministrazione della Fiat dal 200 al 2006.