Una mozione chiede di rendere più accessibili economicamente i corsi durante le vacanze scolastiche
L'apprendimento di una lingua straniera più essere ostico. Per gli allievi non italofoni, l'italiano stesso costituisce un idioma in più da imparare, oltre al francese, al tedesco e all'inglese. Per questo motivo Maddalena Ermotti-Lepori (Ppd) e co-firmatari, hanno inoltrato una mozione al Consiglio di Stato chiedendo di potenziare le settimane estiva di lingua e sport.
“Siamo persuasi che non sia possibile aumentare ulteriormente la dotazione oraria per le lingue straniere (…), nonostante la richiesta, pure legittima e che viene dal mondo del lavoro e dell'economia, di potenziare l'apprendimento del tedesco”, scrivono i firmatari che aggiungono: “Riteniamo che lo ‘spezzatino di materie’ per cui ad esempio a scuola si fanno 50 minuti di tedesco, seguiti da 50 minuti di francese, e poi da 50 minuti di matematica, non sia il modo migliore per apprendere una lingua”. Oltre a queste considerazioni nella mozione viene discusso il fatto che per molti allievi già l'italiano è una lingua straniera, “il che non facilita l'apprendimento della terza, quarta e quinta lingua”.
Parlando anche della difficoltà di molti genitori a gestire il periodo delle vacanze scolastiche e del desiderio degli stessi di vedere i propri figli “occupati in modo utile”, i firmatari chiedono al Governo di “potenziare le settimane estive di lingua e sport, rendendole accessibili anche dal punto di vista finanziario”. Come pure di riflettere sulla possibilità di “offrire anche settimane ‘lingua e lingua’, in cui la mattina si impari il tedesco e al pomeriggio si facciano attività sportive o ricreative, in cui la lingua parlata sia il tedesco”.
La mozione si conclude domandando di mettere a confronto i laboratori di tedesco “che si intendono introdurre durante l'anno scolastico” e “i corsi estivi di due settimane di tedesco per coloro che lo desiderano”, sia a livello economico che in risultati di apprendimento.