Il Consiglio di Stato ha risposto mercoledì all'interrogazione di Massimiliano Robbiani (Lega)
Visto lo stato di necessità di numerose persone a Ginevra durante il primo lockdown, reso visibile dai duemila sacchi di generi alimentari consegnati in un giorno, Massimiliano Robbiani (Lega) aveva depositato in maggio un'interrogazione al Governo, che mercoledì ha risposto ai due punti presentati.
Alla domanda: “Il Consiglio di Stato ritiene, dati alla mano, che la situazione vista a Ginevra (persone in grande difficoltà economica pure per acquistare i generi di prima necessità) si possa manifestare pure in Ticino”, il Governo dice di aver osservato molto attentamente, sin dall'inizio della crisi sanitaria, la situazione monitorando gli eventuali bisogni e che le persone in difficoltà hanno potuto usufruire degli aiuti anche per rifornirsi di generi alimentari. Il Consiglio di Stato aggiunge inoltre che “un confronto tra la situazione ticinese e quella di altri cantoni risulta difficoltosa in quanto fortemente condizionata dalle specificità socio-economiche delle diverse realtà regionali”.
Seconda domanda alla quale il deputato ha ottenuto una risposta verteva sul contatto e la collaborazione del Governo con le associazioni umanitarie, con sede nel nostro cantone, che aiutano i ticinesi i difficoltà per “offrire un degno pasto al giorno”. Al riguardo il Consiglio di stato afferma di essere stato “costantemente in contatto e continua a sostenere le associazioni che aiutano direttamente e concretamente le persone in difficoltà sul territorio”.