Un gruppo di cittadini, con tre deputati, chiede al Gran Consiglio di fare luce sul caso dell'ex funzionario del Dss
Fallita la proposta di istituire una Commissione parlamentare d'inchiesta per il caso dell'ex funzionario del Dss accusato di reati sessuali, si è costituito il comitato “Facciamo luce sugli abusi sessuali nell’amministrazione cantonale”.
Fanno parte del Comitato, oltre a semplici cittadini, anche deputate e deputati del Gran Consiglio (Sabrina Aldi, Fiorenzo Dadò e Tamara Merlo) “intenzionati”, si legge in un comunicato, “a non accontentarsi della risposta negativa sulla Commissione parlamentare d’inchiesta, e determinati a esplorare ulteriori vie per fare chiarezza, in un’ottica di prevenzione”.
“Come il giudice Marco Villa ha sentito di dover chiedere scusa alle vittime a nome dello Stato, così anche noi non siamo soddisfatti del nulla di fatto cui è giunto il parlamento cantonale”, si continua. Da qui la decisione di lanciare una petizione, cartacea e online per chiedere al Gran Consiglio di far luce su quanto accaduto in seno all’amministrazione cantonale, “affinché casi simili non possano più ripetersi in futuro”. Sono 130 le firme digitali raccolte a questo momento.