Ticino

Il Plr: ‘Stabili del Cantone Co2 neutrali entro il 2040’

Lo chiede una mozione di Paolo Ortelli: ‘La sfida ambientale ci pone di fronte alla necessità di pianificare responsabilmente’

Ti-Press
3 ottobre 2020
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“Entro il 2040 il 100 per cento degli stabili del Cantone, scuole comprese, dovrà essere Co2 neutrale o quantomeno compensato”. A chiederlo è una mozione al Consiglio di Stato inoltrata dal Plr, con primo firmatario il deputato Paolo Ortelli. Nel testo si legge come “la sfida ambientale ed energetica ci pone di fronte alla necessità di pianificare responsabilmente e al meglio quali siano gli obiettivi da raggiungere per poi poterli inserire concretamente all'interno di una tabella di marcia, una ‘road map’, frutto certamente di coraggio e di una coerente ambizione, che possa però essere concretamente rispettata”. Da qui la richiesta di “investire per il rinnovamento di questi stabili per il loro rinnovamento dal profilo energetico, e farlo nei prossimi anni. Interventi che di fatto non potranno che affiancarsi e stimolare un completo rinnovamento del patrimonio immobiliare pubblico”. 

‘Un benefico effetto anticiclico per l'economia’

Un investimento che però si annuncia importante, considerato il bisogno reale. Considerato il bisogno di stringere la cinghia e il costante appello alla responsabilità alla politica, come si accompagna questa proposta alla necessità di darsi priorità? «Prima o poi questi interventi saremo obbligati a farli», risponde Ortelli da noi raggiunto. Quindi «da un lato si crea un effetto anticiclico che dà la possibilità anche di creare lavoro, dall'altro non lo chiediamo per domani, il lasso di tempo è ampio: questo ci permetterà di arrivare già con importanti cambiamenti attuati quando le finanze saranno più in salute. E aver già risposto a questa importante esigenza». Come farlo? «Con un credito ricorrente, a seguito di una mappatura precisa delle esigenze principali. In modo che quando viene stanziata la cifra si sa già come e dove impiegarla», risponde Ortelli.

Il 2040 è lontano, d'accordo. Ma la mozione chiede che vengano comunque rispettate delle tappe intermedie. Nel senso che nelle intenzioni dei mozionanti va attuata una suddivisione riguardo alla diminuzione media delle emissioni, a partire dall'inizio del piano, del 25% entro il 2028, del 50% entro il 2032, del 75% entro il 2036, per arrivare al 100%, appunto, nel 2040.