Ticino

Comunali annullate, segretezza del voto garantita

Il Consiglio di Stato: 'Le schede sono state distrutte seguendo le norme previste dalla legge sui diritti politici'

Procedura elettorale annullata (foto Ti-Press)
11 settembre 2020
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L'emergenza coronavirus della scorsa primavera ha portato, tra le altre cose, anche ad annullare il voto per il rinnovo dei poteri comunali. Una procedura che era già in atto e che doveva concludersi domenica 5 aprile. Nella seduta del 18 marzo il Consiglio di Stato decise spostare ad aprile 2021 le nuove elezioni. Uno dei dubbi sorti in quel periodo era: cosa sarebbe successo alle schede già votate e inviate alle rispettive cancellerie comunali. La segretezza del voto, a questo punto annullato, sarebbe stata garantita? La domanda è stata posta con un'interrogazione parlamentare dalla deputata in Gran Consiglio Nadia Ghisolfi (Ppd) propio all'indomani della decisione governativa. Nelle scorse settimane è arrivata la risposta del Consiglio di Stato che in estrema sintesi spiega che la procedura di conservazione non è stata cambiata rispetto a quanto sarebbe successo se si fosse votato. "Le regole per la custodia delle schede votate non differivano da quelle applicate nelle altre elezioni o votazioni e il materiale votato doveva essere custodito in modo sicuro conformemente all'articolo 31 cpv. 1 della legge sull'esercizio dei diritti politici", scrive il governo che conferma che il materiale consegnato è stato distrutto. "L'ufficio elettorale (eventualmente per il tramite di una sua delegazione) aveva il compito di effettuare la distruzione delle schede votate". "Questa operazione - si spiega - è doveva essere effettuata tutelando il segreto di voto". I delegati delle liste avevano la facoltà di assistere all'operazione, come d'altronde a tutte le attività dell'ufficio elettorale. Non è stato segnalato nessun problema nello svolgimento di questa operazione.