Il Consiglio di Stato appoggia il progetto di modifica alla Legge federale: 'Il tema è da parecchi anni in discussione, non solo fra la popolazione'
“Viva è la speranza di porre fine alle telefonate indesiderate nel settore dell’assicurazione malattie”. È con queste parole che il Consiglio di Stato, rispondendo alla consultazione sulla modifica della Legge federale sul disciplinamento dell’attività degli intermediari assicurativi, dà il suo sostegno. “Il tema delle telefonate indesiderate e degli indennizzi degli intermediari assicurativi è da parecchi anni oggetto di discussione, non solo fra la popolazione” scrive l’Esecutivo cantonale. Aggiungendo come con la modifica di legge in oggetto, tra le altre cose, si “dà al Consiglio federale la competenza di conferire carattere di obbligatorietà ai punti dell’accordo degli assicuratori riguardanti il divieto di pubblicità telefonica rivolta alle persone che non sono mai state assicurate presso l’offerente”.
Insomma, basta con telefonate su telefonate non richieste. “Con l’inserimento dell’obbligatorietà di alcune regole, la cui competenza di definizione permane in ogni caso agli assicuratori, si mira ora a garantire un’uniformità d’azione nell’attività di intermediazione assicurativa” aggiunge il governo. Specificando che “la misura non avrà ripercussioni finanziarie (se non modeste) sui costi sanitari e quindi sui premi malattia”. Ad ogni modo “l’attività degli intermediari ne trarrà comunque beneficio in termini qualitativi, grazie alla formazione obbligatoria e alla limitazione degli indennizzi, responsabili ad oggi di una concorrenza e quindi di un marketing spinti all’eccesso”. Si tratta di una modifica che serve, per il Consiglio di Stato. Poiché “il disciplinamento già delineato con l’entrata in vigore nel 2016 della legge sulla vigilanza è risultato tuttavia troppo blando confidando eccessivamente nell’autoregolamentazione del settore”.