A segnalare l’accesso illecito al denaro sono state le stesse banche. Le truffe riguardano soprattutto piccole e medie imprese
In Ticino sarebbero una ventina le presunte truffe relative ai crediti Covid. Ad anticipare la notizia è stata la Rsi. Le truffe riguardano soprattutto piccole e medie imprese, le quali, si ricorda, non dovevano presentare nessuna garanzia particolare per ottenere un prestito pari al 10% della loro cifra d’affari. A segnalare l’accesso illecito al denaro sono state le stesse banche, chiamate per legge a comunicare tutti i movimenti sospetti.
Allo stato attuale delle indagini per il Ministero pubblico è impossibile dare maggiori precisazioni in merito ai truffatori, tuttavia, rende nota la Procura, tra i sospettati ci sarebbero anche dei ticinesi. Gli importi medi sottratti si aggirano attorno ai 50'000 franchi: circa la metà dell'ammontare ottenuto illecitamente è stata recuperata. In molti casi è stato possibile bloccare i soldi laddove erano stati spostati, mentre in altri casi sono stati gli imputati stessi a fare rientrare il denaro.