Ticino

Pretore straordinario no, segretario assessore sì

Entrate e giacenze, la direttrice della Divisione giustizia: 'Attribuita temporaneamente una giurista alla Pretura di Riviera'. Pretura penale, discorso aperto

31 luglio 2020
|

Dopo il parere negativo espresso lo scorso mese dalla commissione parlamentare ’Giustizia e diritti’ alla nomina governativa di un magistrato supplente temporaneo per coadiuvare i giudici ordinari della Pretura penale e di quella di Riviera nell’evasione degli incarti, e frenare così l’incremento delle giacenze, il Dipartimento istituzioni ha assegnato comunque qualche rinforzo e lo ha fatto nell’ambito delle proprie competenze. «Abbiamo attribuito alla Pretura del Distretto di Riviera una giurista con la funzione di segretario assessore», spiega la direttrice della Divisione giustizia Frida Andreotti. Una giurista «a supporto dell’attività del pretore Elisa Bianchi Roth», la quale, eletta in marzo dal Gran Consiglio, ha ereditato una situazione piuttosto critica per quel che riguarda il funzionamento dell’autorità giudiziaria di valle, come rilevato dal Consiglio della magistratura nel rapporto 2019. Bianchi Roth, riprende Andreotti, «ha quindi oggi a disposizione due segretari assessori e uno dei due è appunto la giurista in questione, un'unità messa a disposizione dalla Divisione perlomeno sino a fine anno».

Resta invece aperto il discorso concernente la Pretura penale. Sede a Bellinzona, è formata da cinque giudici: il presidente e i quattro pretori di valle, incluso dunque quello di Riviera, che all’occorrenza fungono da giudici penali di prima istanza, chiamati a deliberare sulle opposizioni ai decreti d’accusa emanati dal Ministero pubblico. «A inizio settembre - indica la responsabile della Divisione giustizia - ci incontreremo con il Consiglio della magistratura per discutere il da farsi alla luce dell’importante numero di nuove entrate con cui è stata confrontata nel 2019 la Pretura penale. Va tuttavia detto - aggiunge Andreotti - che l’emergenza pandemica di quest’anno ha ridotto l’attività della magistratura in generale. Come Divisione giustizia vorremmo pertanto avere dal Consiglio della magistratura un quadro aggiornato della situazione della Pretura penale, per poi individuare e valutare le eventuali misure maggiormente appropriate, ma sapere anche se la Pretura penale mantiene la richiesta, formulata a suo tempo, di poter trattare pure i decreti di accusa che propongono una pena detentiva fino a sei mesi. Oggi infatti è competente per i decreti sino a tre mesi».

'Stiamo rivedendo l'articolo 24 della Legge sull'organizzazione giudiziaria'

Nel frattempo la Divisione giustizia «sta procedendo alla revisione» del controverso articolo 24 della Legge cantonale sull’organizzazione giudiziaria. Nella sua attuale versione, l’articolo sostiene che “in caso di vacanza di qualsiasi seggio giudiziario o di impedimento di carattere durevole, il Consiglio di Stato può designare un supplente a ricoprire l’ufficio fino alla sostituzione o alla cessazione dell’impedimento". Stando alla commissione ’Giustizia e diritti’, il motivo invocato dal governo per giustificare la nomina di un giudice straordinario a supporto della Pretura penale e della Pretura del Distretto di Riviera non figurerebbe però tra quelli contemplati dall’articolo 24 della Log, al quale di conseguenza non sarebbe possibile far capo. Da qui il preavviso negativo della commissione, cui l’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio si era rivolto per un parere dopo che il governo, con una lettera trasmessa in maggio ai vertici del parlamento, aveva manifestato la necessità di designare in tempi brevi un magistrato a tempo pieno per un periodo limitato. Un paio di anni fa, peraltro, il ricorso all’articolo 24 aveva sollevato discussioni e polemiche in Gran Consiglio quando l’Esecutivo aveva proceduto alla nomina di due magistrati supplenti: uno per il Tribunale penale cantonale e uno per l’Ufficio del giudice dei provvedimenti coercitivi. Per alcuni osservatori, il vigente 24 sarebbe in contrasto con la Costituzione cantonale, che assegna al Gran Consiglio il compito di eleggere le toghe. «Stiamo studiando una nuova norma che permetta comunque di intervenire rapidamente con misure temporanee per garantire il buon funzionamento delle autorità giudiziarie - osserva Andreotti -. Il nostro obiettivo è di sottoporre la nuova norma all’approvazione dapprima del Consiglio di Stato e in seguito del parlamento nel corso dell'autunno».