Ticino

'L'invito a segnalare le violazioni di quarantena è grave'

Fabrizio Sirica (Ps) con un'interrogazione chiede al Consiglio di Stato di fare 'retromarcia' sulla 'pratica della segnalazione di potenziali trasgressori'

Chi rientra da un Paese a rischio deve stare a casa (archivio Ti-Press)
27 luglio 2020
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“Un invito degno di uno Stato totalitario”. Secondo Fabrizio Sirica (Ps), il comunicato diffuso il 23 luglio dal Dipartimento della sanità e della socialità (Dss) nel quale si indicava di contattare la polizia cantonale per segnalare potenziali violazioni di quarantena è “per molti versi preoccupante”. In un'interrogazione il deputato socialista chiede quindi al Consiglio di Stato “di prendere posizione e di fare retromarcia, comunicando chiaramente alla popolazione che la pratica delle segnalazioni di ‘potenziali trasgressori’ viene interrotta”.

Per Sirica “l’aspetto davvero grave dell’invito rivolto dal Dss ai ticinesi è che trasforma i cittadini in una sorta di ‘sceriffo’ o controllore dello Stato, instaurando un clima sociale avvelenato, fatto di diffidenza e di sfiducia nel prossimo. Un atteggiamento in contrasto con la responsabilità individuale, sia del cittadino con i propri comportamenti, che nelle relazioni interpersonali”. Si tratta dunque di dinamiche “degne di uno stato totalitario, non certo di una democrazia liberale funzionante”. Oltre ad invitare l'esecutivo a fare “retromarcia”, nella sua interrogazione il deputato chiede anche al Consiglio di Stato “come valuta l'invito rivolto ai cittadini ticinesi di segnalare potenziali trasgressori” e se “intende perpetuare tale pratica”. Domanda inoltre al governo "quante segnalazioni sono giunte all'autorità di polizia” e ”quante sono state verificate”.

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