Li chiede il Partito Socialista al Dipartimento educazione e cultura per sostenere chi ha avuto particolari difficoltà con l'insegnamento a distanza
Il Cantone preveda corsi di recupero e sostegno durante le vacanze estive "per quegli allievi che hanno avuto particolare difficoltà a seguire l’insegnamento a distanza" e "per coloro che si apprestano ad affrontare la formazione post obbligatoria". A chiederlo è il Partito socialista con un comunicato inviato ai media in giornata e firmato da Nathalie Tami Gianola, "responsabile scuola" nella direzione socialista, e dai due co-presidenti Laura Riget e Fabrizio Sirica.
Secondo il Ps, "a bocce ferme la riapertura delle scuole voluta dal Governo ticinese, a lungo dibattuta, si è dimostrata una scelta giusta, con l’obiettivo di tutelare il diritto a una formazione di qualità per gli allievi". La didattica a distanza "messa in atto dai diversi ordini scolastici" durante il periodo di lockdown "ha tenuto gli allievi ancorati alla scuola, ma non in maniera uniforme o incisiva. Da subito è stato chiaro che l'insegnamento digitale avrebbe penalizzato coloro che faticano ad avanzare nel processo di apprendimento, le famiglie che non hanno la possibilità di seguire e sostenere i figli come vorrebbero o dovrebbero fare. A distanza di mesi, risulta altresì evidente come anche per i ragazzi che si apprestano a un passaggio di ordine scolastico, dalle scuole medie a quelle postobbligatorie per esempio, le difficoltà non mancheranno". Ecco quindi l'invito dei socialisti al Dipartimento educazione e cultura – diretto consigliere di Stato Ps Manuele Bertoli – a "promuovere doposcuola e corsi di recupero straordinari a sostegno delle famiglie e degli allievi. Molto è già stato fatto, ma il Partito socialista chiede che queste misure siano promosse a livello cantonale ed estese a tutti gli ordini scolastici, per garantire le stesse possibilità a tutti". Inoltre "sarà importante continuare a monitorare il processo di apprendimento dei ragazzi in formazione, garantendo anche durante l'anno venturo spazi privilegiati per gli allievi, così da sanare eventuali lacune, e, soprattutto, essere attrezzati in caso di una nuova, nefasta, chiusura".