Ticino

'Fungiatt' stranieri, no alla richiesta di patentino

Bocciata la proposta Udc di istituire una tassa 'ad hoc'. Con la mozione ripresa da Galeazzi solo la Lega

Ti-Press
22 giugno 2020
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Niente da fare, neanche stavolta, per l’istituzione di un patentino per i ‘fungiatt’ stranieri. La proposta contenuta in una mozione dell’ex granconsigliere Udc Piero Marchesi e ripresa dal collega di partito Tiziano Galeazzi non ha fatto breccia in Gran Consiglio.

“Il problema di fondo è la discriminazione: possiamo fare una legge che difende ticinesi e svizzeri contro gli italiani? In tutti questi anni la risposta è sempre stata di no, il bosco è accessibile liberamente” rileva il relatore del rapporto di maggioranza Carlo Lepori (Ps), chiedendo di bocciare la proposta di istituire una tassa ‘ad hoc’ per i non residenti in Svizzera e un’autorizzazione limitata. “Bisognerebbe prendere atto di ciò, le limitazioni sono ammesse se c’è un problema: un fungo magari raro è protetto, dove non ce n’è bisogno vale il principio generale che l’accesso è libero anche per la raccolta di frutti naturali come funghi e bacche”. Per la relatrice del rapporto di minoranza Lara Filippini (Udc), “i nostri boschi vengono presi d’assalto anche da coloro che vengono all’alba da oltreconfine, forti del fatto che i controlli sono assai rari. Non c’è nessun riscontro positivo per la nostra economia locale, non viene consumato neanche un caffè”. Quindi “occorre istituire questa tassa per coloro che arrivano dall’estero”.

La bocciatura arriva soprattutto da Ppd, Ps e Plr

È semaforo rosso alla proposta, però. Con il rapporto di maggioranza si schiera Sabrina Gendotti (Ppd): “Il governo non intende chinarsi sul tema nuovamente, questo è un dibattito inutile. Attualmente ci sono le basi legali che tutelano sia i boschi sia i funghi, e sono previsti sia una quantità massima di raccolto, sia il divieto di raccogliere certi funghi protetti”. Henrik Bang (Ps) annota sibillino: “L’Udc ha mostrato una nuova sensibilità ambientale e me ne compiaccio da uomo di bosco: anche io sono irritato dal comportamento di alcuni raccoglitori. Ma esiste un solido quadro normativo a protezione, e non è assolutamente detto che il ticinese che nasce in Ticino con passaporto svizzero sia esperto di funghi e infallibile”. Con il rapporto di Lepori si schiera anche il Plr: per Paolo Ortelli “se ripensiamo a questi drammatici mesi questa frontiera rivendicativa dovrebbe farci arrossire. Una considerazione netta, lo so. Ma da qui il sostegno senza riserve alla bocciatura della proposta”. Pollice verso anche da Verdi e Mps.

A favore di questa tassa Fabio Badasci (Lega): “È una proposta sensata e più che ragionevole a difesa del nostro territorio. Non si tratta né di razzismo né di discriminazione”. Con lui Edo Pellegrini (Udc): “La mozione tiene conto dell’ambiente perché si limiterebbe l’afflusso dall’Italia. Oltretutto serve reciprocità: noi dobbiamo fare il patentino per andare in Italia e loro no per venire qui?”. Con 44 favorevoli, 25 contrari e 5 astenuti si è sancito che per il patentino ‘ad hoc’ si aspetterà ancora.

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