Domani sarà la giornata mondiale di questi impollinatori, fondamentali anche per gli esseri umani. Di 580 specie in Svizzera, una su due rischia l'estinzione
Domani si celebrerà la Giornata mondiale delle api, e il Dipartimento del territorio coglie l'occasione per sensibilizzare sull'importanza della loro salvaguardia. "Questi impollinatori devono essere protetti in quanto rappresentano un valore inestimabile per l'ambiente, la conservazione della biodiversità e l'impollinazione delle specie vegetali, molte delle quali d'uso alimentare per l'essere umano", scrive il Dt in una nota. Specificando come "in Svizzera sono presenti circa 580 specie diverse di api, il cui stato di salute è critico". Nel senso che "le popolazioni sono in netto calo e si calcola che una specie su due sia minacciata di estinzione". I motivi sono conosciuti, vale a dire "l'attività umana e il conseguente acceleramento del cambiamento climatico, nonché dall'incremento dell'inquinamento atmosferico". La conseguenza è che "le api faticano ad attingere alle risorse per il proprio nutrimento a causa della mancanza di prati da fieno, della frequenza dei tagli meccanici dell'erba, delle pratiche dell'agricoltura intensiva e dell'uso di pesticidi. Un ulteriore problema che minaccia l'esistenza di queste specie consiste nella perdita di microhabitat favorevoli alla nidificazione, quali, per esempio, muri a secco, scarpate, legno morto e luoghi sabbiosi". Un'altra causa della loro messa in pericolo è l'uso dei prodotti fitosanitari "in agricoltura e da parte dei privati, che influisce negativamente sulla sopravvivenza delle api. Numerosi studi dimostrano che queste sostanze tossiche hanno effetti nocivi sulla riproduzione, sul sistema immunitario e sullo sviluppo neuronale di questi impollinatori".
Che fare, quindi? Negli ultimi anni, scrive il Dipartimento del territorio, sono state adottate delle misure e dei progetti orientati alla salvaguardia degli insetti impollinatori. A partire dall'esclusione dall'obbligo di licenza edilizia per l'apicoltura: "Il Dt ha fornito le necessarie indicazioni ai comuni ticinesi affinché si possa esentare gli apicoltori dalla richiesta della licenza edilizia per la posa di un determinato numero di arnie all'interno della zona edificabile. Inoltre è esclusa dall'obbligo di licenza la posa di al massimo trenta arnie, al di fuori della zona edificabile".
Inoltre, "tramite il sostegno e l'impegno nell'ambito di progetti legati alla biodiversità si vuole essere attivi in azioni concrete a favore degli insetti impollinatori e più in generale di una gestione maggiormente sostenibile delle aree verdi e dei centri urbani".