Ticino

Il Ppd chiede maggior sostegno alle aziende formatrici

A causa dell'emergenza coronavirus in futuro potrebbe esserci "una forte riduzione dei posti di tirocinio". Il Cantone dovrebbe quindi agire urgentemente

Il Covid-19 ha un impatto anche sugli apprendistati (archivio Ti-Press)
26 aprile 2020
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Stanziare un credito per sostenere le aziende che formano apprendisti, evitando così "troppa dipendenza dall'estero". Inoltre, il Cantone dovrebbe assumere "un numero maggiore" di tirocinanti. Sono alcune delle richieste rivolte al Consiglio di Stato, presenti in una mozione presentata sabato dal Gruppo Ppd e Generazione Giovani (Gg). 

Visto che attualmente le aziende sono impegnate a gestire la crisi legata al coronavirus, "hanno meno tempo e risorse economiche da dedicare alla formazione degli apprendisti. Ciò inevitabilmente porterà ad una forte riduzione dei posti di tirocinio", si legge nell'atto parlamentare. "Il rischio reale è che molti giovani non avranno un posto di lavoro per iniziare la formazione nel prossimo anno scolastico". Questa situazione potrebbe inoltre protrarsi "anche negli anni a venire". 

Concretamente, chi sta terminando le scuole medie potrebbe ad esempio trovarsi impossibilitato a fare colloqui con le ditte. Inoltre, alcune aziende formatrici "potrebbero decidere di non assumere apprendisti" in futuro, per questione di costi. Per chi invece l'apprendistato la sta già svolgendo, una problematica potrebbe essere quella della "perdita di alcune competenze", visto che "molti sono a regime di lavoro ridotto e non vanno a scuola (didattica a distanza)". Inoltre, "alcune aziende formatrici potrebbero avere delle difficoltà a mantenere i posti di apprendistato, soprattutto per questione di costi".

Per questi motivi il Gruppo Ppd + Gg ritiene "fondamentale individuare misure straordinarie e urgenti in favore degli apprendisti". Con la mozione chiede quindi "di stanziare un credito per i prossimi anni, per sostenere le attività economiche che hanno in formazione apprendisti/stagisti" e di "favorire gli apprendisti residenti in maniera di evitare troppa dipendenza dall'estero". Domanda poi al Cantone di assumere "in proprio un numero maggiore di apprendisti (anche chi è al 2°, 3° o 4° anno), oltre a quelli che già ha in formazione, per permetter loro di concludere l'apprendistato". Chiede inoltre "di prolungare i termini per l'iscrizione alle scuole secondarie (Liceo, Commercio, Arti e mestieri, Sspss, ecc.), così da concedere un tempo maggiore per eventualmente intraprendere un percorso alternativo qualora vi fosse difficoltà nel trovare un contratto di tirocinio", e  "di tener conto di un possibile aumento del numero di classi nelle Scuole a tempo pieno". A chi poi non riuscirà a trovare un posto di tirocinio bisognerebbe dare la possibilità "di poter accedere ad un 'percorso alternativo' specialmente costituito così da ricevere comunque una formazione valida per gli anni successivi". Infine, sarebbe necessario "creare incentivi ad hoc per favorire le aziende formatrici e per coloro che una volta terminata la formazione decideranno di assumere l’apprendista formato 'in casa'".