Ticino

Mascherine, 'niente obbligo? Non vuol dire di non usarle'

Il farmacista cantonale Zanini in vista delle riaperture: 'Ne avranno bisogno i professionisti della salute e chi non può garantire 2 metri di distanza"

Raccomandato l'uso di quelle certificate. All'aperto, sufficiente la distanza sociale (Foto Ti-Press)
25 aprile 2020
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Quello dell'utilizzo delle mascherine è un tema che fa dibattere. Sia ora, sia quando partirà la 'fase 2', quella della convivenza con il virus. "Non credo si andrà verso un obbligo generalizzato", sostiene il medico cantonale Giorgio Merlani. Fatte salve, s'intende, le categorie a rischio. Anche nel mondo del lavoro. Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, a colloquio con 'laRegione', si esprime in termini simili.

In vista delle riaperture delle attività si impone nuovamente nella popolazione la domanda sull'efficacia delle mascherine. In quali ambiti lavorativi possono essere più efficaci? E ci sono per contro categorie di lavoratori per le quali, invece, l'utilizzo non sarà raccomandato?

L’uso delle mascherine è innanzitutto necessario nell’ambito sanitario. Quindi ne avranno bisogno tutti i professionisti della salute (come medici, dentisti, fisioterapisti, estetisti) che riprenderanno quelle attività sanitarie che finora non erano più consentite. In parallelo con il progressivo allentamento delle misure e la ripartenza delle attività economiche, aumenterà però anche il numero di figure professionali non appartenenti al settore sanitario che saranno costrette a portarle. Infatti in certi settori sarà impossibile mantenere la distanza fisica di 2 metri fra colleghi o con i clienti; quindi lì bisognerà per forza proteggersi con una mascherina. Pensiamo ad esempio ai parrucchieri oppure agli operai che si spostano sullo stesso veicolo. In queste situazioni la mascherina sarà una condizione per poter riprendere a lavorare. Se uno invece lavora da solo e senza avere contatti con altre persone, allora la mascherina non gli serve.

Nella popolazione si avverte un po' di confusione sul tema mascherine. È possibile fissare una posizione sulla loro utilità/non utilità e su quali, magari, possono avere una maggior efficacia?

Secondo me la confusione deriva dal fatto che tutti stanno dicendo la loro su questo tema. A me sembra che noi autorità siamo sempre stati lineari e coerenti. Abbiamo sempre detto che le mascherine hanno un’importanza fondamentale per le persone infette o che presentano sintomi nonché per gli operatori sanitari che li assistono. Continuiamo a ripetere che per contro non ha bisogno di proteggersi con una mascherina chi sta bene, rispetta le norme igieniche sul lavaggio e la disinfezione delle mani e riesce a mantenere la distanza dagli altri nei contatti sociali. Anche in famiglia portare una mascherina non ha senso, perché vivendo assieme, le altre possibilità di contaminazione restano comunque tantissime. Evidentemente ognuno è sempre libero di fare come meglio ritiene: se finora non abbiamo emesso la raccomandazione o l’obbligo di usarle in pubblico, non vuole ancora dire che raccomandiamo di non usarle. Le mascherine “sicure e garantite” sono solo quelle che sono state testate in laboratorio e hanno ricevuto una certificazione; noi raccomandiamo queste. Chi usa una mascherina di altro tipo, non certificata o di produzione artigianale, non sa quale sia il suo potere filtrante e quindi contemporaneamente deve sempre rispettare le norme igieniche e mantenere le distanze.

Si vede molta gente indossarle all'aperto.

Se si riesce a rimanere a 2 metri di distanza dalle altre persone, l’uso della mascherina non è necessario. Se tutti si comportano bene, essere all’aperto non è un rischio. Il vero problema saranno i mezzi di trasporto pubblici.

A una persona che, poniamo, va a far la spesa è consigliato o raccomandato di indossare la mascherina?

Per andare a fare la spesa non è necessario che il cittadino normale porti una mascherina. Abbiamo visto in queste settimane che i negozi si sono organizzati bene, introducendo regole di accesso, percorsi obbligatori e barriere fisiche o virtuali. È sufficiente che tutti siano disciplinati e rispettosi degli altri, soprattutto del personale che nel negozio deve rimanerci tutta la giornata. Constato comunque che molte persone la mascherina ce l’hanno e la usano. Evidentemente non ho nulla in contrario, anzi capisco che la gente sia impaurita e voglia proteggersi; ma ancora una volta ribadisco che allora bisogna indossarla correttamente. Per esempio coprendo anche il naso! E cambiandola regolarmente, perché è usa e getta.