Ticino

Alla Supsi si stampano mascherine in 3D

Emergenza coronavirus: iniziativa del FabLab, il laboratorio di fabbricazione digitale e open innovation

7 aprile 2020
|

Da una settimana al FabLab del Dipartimento ambiente costruzioni e design, il laboratorio di fabbricazione digitale e open innovation della Supsi, si stampano in 3D maschere protettive per il settore sanitario. "Non si
tratta però dell’unico laboratorio che ha aderito all’iniziativa: centinaia di volontari, maker, privati e università in Svizzera e nel mondo stanno collaborando per dare una mano a superare l’emergenza Covid-19 fornendo competenze e tecnologie di cui al momento c’è forte richiesta e necessità", ricorda la Supsi in una nota. Da dove provengono le maschere? Alcune aziende specializzate in stampa 3D e gruppi di volontari attivi nei laboratori di fabbricazione digitale hanno avviato la ricerca e lo sviluppo di maschere protettive 'facial shields' che possono essere stampate in 3D e realizzate con materiali semplici. Diverse versioni sono ora disponibili gratuitamente in rete in tutti i formati possibili di stampa. Il FabLab della Supsi ha risposto alla chiamata delle diverse comunità online "poiché dispone di macchine e attrezzature pensate per questo tipo di produzione digitale che viene distribuita in modo collaborativo e open
source".  L'istituto è connesso con altri laboratori e iniziative anche tramite chat e forum: "Abbiamo cercato di coordinarci tra di noi per accertarci soprattutto sulla sicurezza del design e sul materiale. Sulle piattaforme
digitali di scambio di file, come Wikifactory e Careables, sono nati moltissimi gruppi di persone che si sono organizzati per produrre localmente materiale sanitario e anche altre soluzioni più complesse, come i respiratori per la terapia intensiva a basso costo", sottolinea Serena Cangiano, ricercatrice del Laboratorio cultura visiva della Supsi e responsabile del FabLab. Cangiano e Marco Lurati del FabLab Dacd insieme alla volontaria Leyla Tawfik, hanno
prodotto 30 maschere in due giorni che sono state consegnate a una casa per anziani di Agno, il cui personale ha dichiarato una urgente necessità. Tramite la rete dei volontari si sta attualmente verificando quali strutture abbiano bisogno di queste forniture. Il FabLab promuove inoltre una raccolta della disponibilità di chi ha stampanti 3D in Ticino e per volontari che possono rispondere alle eventuali richieste di stampa di protezioni on demand.
Per aderire alla chiamata si può accedere alla pagina https://fabmanager.supsi.ch/#!/projects/stampa-3d-di-maschere-protettive-iniziativa-in-ticino .