Ticino

Ppd e Udc: 'La tassa di collegamento sia congelata'

Una mozione urgente a firma di Maurizio Agustoni e Fiorenzo Dadò chiede un ripensamento del prelievo in un momento di crisi generato dal coronavirus

1 aprile 2020
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Congelare l'applicazione della tassa di collegamento. È quanto chiede una mozione urgente firmata da Maurizio Agustoni e Fiorenzo Dadò a nome del Gruppo Ppd in Gran Consiglio. "Tenuto conto della fase drammatica che sta attraversando il nostro Canton e che, anche una volta superata l'emergenza sanitaria, si ripercuoterà sulla nostra economica per mesi e anni, riteniamo che il Consiglio di Stato dovrebbe: rinunciare al prelievo retroattivo della tassa di collegamento (per i lavoratori si tratta di 900 franchi l'anno, ndr), nella misura in cui il Tribunale federale dovesse indicare nelle motivazioni l'entrata in vigore a far tempo dal 1. agosto 2016; congelare l'entrata in vigore della tassa di collegamento e valutare se essa possa ancora considerato uno strumento utile e appropriato, ritenuto che il finanziamento del trasporto pubblico non è comunque in alcun modo in discussione", si legge nell'atto parlamentare in cui si puntualizza che "non è questo il momento di caricare i lavoratori e le aziende di imposte milionarie; anzi al Cantone si chiede di adottare qualsiasi misura che sia di sostegno alla difficile situazione in cui molti si troveranno e si troveranno per ancora diverso tempo". Ricordiamo che il gettito previsto dalla tassa di collegamento è pari a 18 milioni di franchi. 

L'Udc: 'Basta tasse!'

"Con tempismo fuori luogo il Tribunale federale, che non ha certamente brillato per celerità, ha fatto trapelare che la famigerata tassa di collegamento è stata ritenuta valida dai giudici di Mon Repos. Sembra un pesce di aprile, ma è una tragica beffa del destino per il nostro Cantone", si legge in vece in un comunicato stampa del gruppo Udc a firma di Sergio Morisoli. "Ora la palla è nel campo del Consiglio di Stato e del parlamento ticinese. Il messaggio delle nostre istituzioni deve essere forte e chiara: basta tasse!". L'Udc chiede quindi che questa nuova imposizione sia immediatamente annullata e invita tutti i partiti a voler collaborare per eliminare senza indugio questo balzello. "Non è pensabile e neppure concepibile che i cittadini ticinesi, già colpiti duramente dall'emergenza coronavirus, debbano sobbarcarsi nuovi oneri finanziari", si commenta.