Ticino

'Aiuti finanziari per il personale ticinese in prima linea'

A domandarlo è il gruppo parlamentare Ppd in una mozione inoltrata al governo: 'Lo sforzo che chiediamo loro comporta limitazioni e costi'

Claudio Isabella
24 marzo 2020
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Aiuti finanziari per il personale sanitario e per tutti coloro che sono impegnati in prima linea contro il coronavirus. Questo per permettere loro "di coprire i maggior oneri che hanno sopportato (e sopporteranno), in particolare per la gestione e custodia dei figli". A chiederlo in una mozione inoltrata oggi al Consiglio di Stato ticinese è il Gruppo parlamentare del Ppd.  Aiuti per il personale sanitario ma anche "ad esempio le forze dell’ordine, i medici di famiglia, il personale delle case anziani e dei servizi di assistenza e cura a domicilio".

"A causa di questa situazione eccezionale, il personale attivo nell’ambito sanitario è confrontato con delle condizioni straordinarie e di difficile gestione – si ricorda nell'atto parlamentare firmato dai granconsigliri Claudio Isabella, Lorenzo Jelmini e Giorgio Fonio –. Per evitare il collasso degli Enti di cura e avere sufficiente forza lavoro al fine di garantire a tutti le cure, gli Ospedali hanno preso delle misure che vanno ad incidere sulla vita privata del personale impiegato causando loro, di riflesso, degli oneri aggiuntivi". Misure "condivise e non messe in discussione", ma che – evidenziano i firmatari – creano difficoltà evidenti: "In modo encomiabile queste persone antepongono il 'bene comune' al 'bene proprio' e di riflesso ai bisogni delle proprie famiglie. Questo comporta delle importanti limitazioni e dei disagi nella gestione della propria vita privata e familiare ed alcuni casi anche dei costi aggiuntivi non preventivati". Come per esempio "per la cura dei figli per chi nell’attuale emergenza non può occuparsene in prima persona e non può chiedere a parenti, in particolare a quelli anziani, di custodirli".