Ticino

Coronavirus, 'A scuola impossibile mantenere le distanze’

Stando al Dipartimento dell'educazione lasciare gli istituti aperti è ancora la misura migliore per limitare la diffusione del virus alle persone deboli

Distanze minime (Ti-Press)

Evitare il contatto tra generazioni. È la logica che porta le autorità pubbliche a mantenere le scuole aperte. Lo hanno peraltro ribadito più volte negli scorsi giorni. Alcuni docenti si dicono però scettici: «Chi viene accudito dai nonni, con ogni probabilità li incontra comunque, per esempio nel weekend. Continuando ad andare a scuola durante la settimana, tuttavia, la probabilità per il bimbo di essere infetto è maggiore», afferma un insegnante di scienze. Al riguardo le disposizioni federali sottolineano di mantenere la distanza fisica di almeno un metro fra le persone. La palla passa dunque alla responsabilità del singolo. «A scuola stare lontani non è possibile», afferma un altro docente delle Medie. «Per ridurre i rischi arieggio spesso l’aula, intimo agli allievi di lavarsi frequentemente le mani e disinfetto i banchi».

Misure 'casalinghe'

Dubbi e difficoltà che abbiamo sottoposto alla direzione del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (Decs), dalla quale ci viene semplicemente ribadito che, in linea con le disposizioni federali, mantenere le scuole aperte è allo stato attuale una misura che limita la propagazione del virus verso le persone più deboli. Inoltre chi presenta sintomi, allievi o docenti, viene mandato a casa. «Molto spesso i ragazzi non comprendono le decisioni prese dal governo e fra di loro girano informazioni poco chiare sui gruppi Whatsapp», prosegue il docente di scuola media. «In questo periodo noi insegnanti possiamo dissipare i dubbi riferendo e spiegando in modo chiaro le disposizioni delle autorità. È anche un’opportunità per parlare di civica».

Alcune scuole chiudono comunque

La decisione dell’Italia di isolare la Lombardia ha avuto delle ripercussioni per quattro bambini residenti a Cannobio che frequentano le scuole a Brissago. I genitori hanno deciso di non portarli negli istituti fino alla revoca del provvedimento. E non tutte le scuole rimangono comunque aperte. La Supsi (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana) ha deciso ieri di sospendere i corsi di bachelor e master fino al 22 marzo. In seguito le lezioni riprenderanno secondo le modalità che verranno comunicate in seguito. L’Università della Svizzera italiana (Usi) ha invece aggiornato le proprie disposizioni vietando di accedere ai campus a chi risiede in una delle regioni indicate come “colpite” dalle autorità svizzere. Le persone che vivono in Svizzera e sono state nelle regioni a rischio sono invitate a non presentarsi sui campus per 14 giorni a partire dal rientro nella Confederazione. Misure anti-coronavirus anche all'American School dove le lezioni si svolgeranno regolarmente fino a mercoledì compreso. Da giovedì il campus rimarrà chiuso e da lunedì 16 marzo le lezioni riprenderanno a distanza, tramite web sino al 3 aprile, quando erano già in programma due settimane di vacanza in occasione della Pasqua. Il campus, informa la scuola, sarà pronto a riaprire il 20 aprile.

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