Ticino

Alle elezioni cantonali gli elettori di Plr e Lega hanno votato Udc

Uno studio dell'Osservatorio della vita politica regionale dell’Università di Losanna mostra anche come l'elettorato dei Verdi sia composto da ex Ps

Lo scorso aprile l'Udc ha guadagnato due seggi in Gran Consiglio (Ti-Press)
15 gennaio 2020
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Uno spostamento da Plr e Lega all'Udc. L'aumento di due seggi dei democentristi in Gran Consiglio nelle elezioni cantonali ticinesi dello scorso aprile è stato ottenuto anche grazie a elettori che quattro anni prima avevano votato liberale radicale e Lega dei Ticinesi. Stando ai risultati preliminari pubblicati oggi di uno studio dell’Osservatorio della vita politica regionale dell’Università di Losanna, l'Udc ha approfittato di "un aumento netto di attrattività nei confronti soprattutto dei votanti Plr rispetto al 2015". Da parte loro, i Verdi – che sono rimasti stabili, risultato non scontato – sono riusciti a convincere a votare ecologista molti cittadini che quattro anni prima avevano votato Ps.

Il sondaggio svolto nei giorni successivi alle elezioni cantonali del 2015 e del 2019 ha analizzato i flussi elettorali , "ossia la quota degli spostamenti avvenuti nel sostegno delle varie liste elettorali", si legge in una nota odierna. Plr, Lega, Ppd e Ps hanno perso schede soprattutto a causa della "minore capacità di intercettare nuovi elettori". La conquista di nuovi votanti (astensionisti o cittadini che hanno da poco acquisito il diritto di voto) è invece stato uno dei fattori che hanno permesso a Udc e Verdi di conquistare nuovi sostegni. Lo studio evidenzia anche con i democentristi abbiano potuto approfittare du "un'elevata quota di votanti provenienti dalla Lega che nel 2019 ha optato per la scheda senza intestazione". Altro dato interessante: "quasi un terzo dell’elettorato dei Verdi composto da ex elettori ed elettrici del Ps".

Voto femminile a favore di Ps e Ppd

"Del voto delle donne hanno beneficiato soprattutto Ps e Ppd, meno Lega e Udc ma anche i Verdi. Questi ultimi confermano invece una quota più importante rispetto agli altri partiti di giovani votanti", rileva l'Osservatoria dell'Università di Losanna. Dal canto suo, "il Plr è il solo partito che non ha visto cambiamenti nella composizione di genere del proprio elettorato raccogliendo, come nel 2015, un sostegno suddiviso in misura equilibrata tra uomini e donne".

Per quanto riguarda invece l'elettorato più anziano (oltre i 66 anni), è stato registrato un aumento "marcato" a favore di Ps e Udc. "I titolari di un apprendistato o di un diploma di una scuola professionale continuano a costituire una parte importante dell’elettorato della Lega, mentre i Verdi confermano una forte presenza della formazione universitaria".

Infine, la scheda senza intestazione è stata "la seconda 'lista' più votata". Ad usare di più questa possibilità rispetto al 2015 sono state in particolare le donne, gli elettori di età compresa tra i 18 e i 45 anni e "chi svolge un lavoro domestico non retribuito".