Turista ticinese ferito a Rio, identificati gli assalitori

La Polizia civile brasiliana avrebbe identificato tre sospetti per il ferimento, avvenuto domenica a Rio de Janeiro, di un turista domiciliato a Sant'Antonino mentre si trovava in auto con la sua compagna, una 64enne domiciliata a Bellinzona. L'uomo è ancora ricoverato in condizioni gravi ma stazionarie. Secondo media brasiliani, la Polícia Pacificadora (unità di polizia creata per combattere la violenza e presidiare le favelas) ha condotto un'operazione nel quartiere di Cidade Alta e in altre zone della città, ma al momento non risultano arresti.

I sospetti, riportano sempre i media brasiliani, di solito praticano rapine al Trevo das Margaridas, vicino alla scena del crimine.

Nel frattempo sono emersi nuovi dettagli sul ferimento. La copia stava tornando (e non andando, come si era pensato in un primo momento) dalla città di Paraty, perché, dopo sei ore di ricerca non aveva trovato l’hotel dove avrebbe dovuto passare la notte dell’ultimo dell’anno. La donna, inoltre, ha dichiarato che non sono entrati nella favela ma, seguendo le indicazioni del navigatore satellitare, l'hanno solo affiancata.

"L'incidente è avvenuto in un'area controllata da criminali che i turisti dovrebbero evitare", ha spiegato il portavoce della polizia militare Mauro Fliess all'agenzia di stampa AP. Gli investigatori stanno analizzando le immagini delle telecamere di sicurezza per capire cosa è successo nella zone dell'attacco.

Secondo i media locali, il console generale svizzero a Rio de Janeiro, Rudolf Wyss, ha annunciato in una dichiarazione di essere in contatto con le autorità brasiliane e di fornire il necessario sostegno alle vittime. Wyss non ha fornito ulteriori particolari a tutela della privacy dei due cittadini elvetici. Il Dipartimento federale degli affari esteri ha confermato una visita in ospedale del console elvetico.