Salario minimo, così Guerra (Lega) e Dadò (Ppd). Favorevole Durisch (Ps): una garanzia in più per arrivare in tempi ragionevoli a 20,25 franchi all'ora
Quali prospettive per i correttivi al progetto di legge sul salario minimo, elaborato dalla commissione della Gestione del Gran Consiglio, ventilati dagli ecologisti ticinesi nell'assemblea dell'altro ieri per rendere sicuro, o il più sicuro possibile, il passaggio a fine 2024 alla forchetta 19,75-20,25 franchi all'ora? «Nell’arco di quasi cinque anni i gruppi parlamentari, che martedì scorso hanno sottoscritto il rapporto, hanno soppesato, esaminato a fondo e discusso tutte le richieste giunte in commissione. La sintesi di questo lavoro è in quel rapporto, frutto di un compromesso fra Lega, Ppd, Ps e Verdi. Ora, arrivare a cinque minuti a mezzanotte con una nuova richiesta, volta a ritoccare il compromesso, è forse un po’ rischioso», rileva il leghista Michele Guerra, primo firmatario in Gestione del rapporto sul salario minimo. «Questa nuova richiesta dei Verdi, e lo dico senza preclusioni, potrebbe infatti aprire la strada ad altri emendamenti e a una ridiscussione delle posizioni. Ma spero che ciò non avvenga. Detto questo, il gruppo parlamentare della Lega discuterà nella riunione di mercoledì (dopodomani, ndr.) la proposta degli ecologisti. Su questa come su altre eventuali proposte di emendamento non vi è alcuna preclusione di fondo da parte nostra: le analizzeremo e se le riterremo giuste le sosterremo». Osserva a sua volta il popolare democratico Fiorenzo Dadò, correlatore sul disegno di legge per il salario minimo: «Capisco i problemi di quieto vivere all’interno dei Verdi, mercoledì in gruppo valuteremo seriamente la loro proposta e come Ppd prenderemo una decisione».
Favorevole a quanto suggerito dai Verdi il capogruppo dei socialisti in Gran Consiglio Ivo Durisch: «Appoggeremo il loro emendamento, se passasse sarebbe una garanzia in più di arrivare in tempi ragionevoli al salario minimo orario tra 19,75 e 20,25 franchi». Il tema del salario minimo legale è all'ordine del giorno della seduta di Gran Consiglio che si aprirà lunedì 9. Nel frattempo il Movimento per il socialismo (Mps) “invita Ps e Verdi a ritirare il loro sostegno” al disegno di legge confezionato dalla Gestione: con i salari minimi prospettati, scrive l’Mps, “è impossibile avere un tenore di vita dignitoso”. Durisch: «Al momento non vedo motivi per ritirarci. Cercheremo invece di migliorare la proposta commissionale nell’ottica di assicurare il passaggio alla forchetta 19,75-20,25».