Archiviata l’era dei ‘colonnelli’, l’idea è un ‘consiglio’ con Gobbi, Bignasca, Foletti e Pantani
Fine dell’era dei ‘colonnelli’ e ripartenza da un ‘consiglio ristretto’ di quattro persone: Boris Bignasca, il capogruppo in Gran Consiglio Michele Foletti, l’ex consigliera nazionale Roberta Pantani e il consigliere di Stato Norman Gobbi. È la ricetta che i principali rappresentanti della Lega vogliono proporre come prima mossa per il rilancio dopo la sconfitta elettorale alle federali. L’idea è emersa al termine di una riunione, anticipata dalla Rsi, tra alcuni vertici del movimento tenutasi ieri in serata al ristorante Valletta di Massagno.
All’interno del nuovo ‘consiglio’ «ognuno dovrà avere i suoi compiti – racconta da noi raggiunto Boris Bignasca –. Ci sarà chi si concentrerà sulla parte strategica, chi sui temi cantonali e chi più sulle sezioni». La nuova ‘direzione’, condivisa dai presenti a Massagno, verrà ora sottoposta all’intero gruppo in Gran Consiglio e «in seguito pure a municipali e consiglieri comunali». L’intenzione è quella di «essere pienamente operativi dal primo gennaio», via libera della base permettendo. «Penso che il risultato di domenica sia un concorso di colpe – prosegue Bignasca –. Ora bisogna però guardare al futuro e riconoscere che la ‘governance’ dei ‘colonnelli’ è arrivata a un momento di stanca. È stata una fase transitoria importante, ma ora bisogna darsi una nuova organizzazione. Vogliamo ripartire dai temi: dal ceto medio che è tartassato, dall’eccessiva burocrazia, dal lavoro, dal sociale. E magari anche dall’ambiente, ma con incentivi e non con tasse. Bisognerà poi coinvolgere i giovani, guardando alle classi 80, 90 e, tra poco, anche ai Duemila».
Riunione post-elettorale, ieri, anche per il Plr. A Rivera si sono ritrovati circa 140 rappresentanti di sezioni, distretti e circondari «per prendere atto del risultato del 20 ottobre e serrare i ranghi per portare all’elezione di Merlini agli Stati», precisa il presidente Bixio Caprara, che ora conta sull’aiuto del Ppd: «È evidente che il Plr ha pagato un prezzo, molto alto, nella congiunzione al Nazionale. Il futuro di questa collaborazione dipenderà da come andrà il sostegno Ppd al ballottaggio».