Ticino

Gargantini nuovo segretario Unia, 'megafono di una squadra'

Solidarietà, giustizia sociale e coscienza di classe sono i valori sui quali intende impostare il lavoro. Borelli che si occuperà di Zurigo e Sciaffusa

Gargantini (Ti-Press)
27 ottobre 2019
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Dal 1° gennaio 2020 la Segreteria regionale di Unia Ticino sarà guidata da Giangiorgio Gargantini, eletto ieri dai delegati riuniti in Congresso a Lugano. Congresso che ha pure designato il nuovo presidente regionale Giampiero Rigozzi e adottato una serie di risoluzioni e i documenti programmatici che fissano le linee guida dell’azione sindacale per i prossimi anni. «È con grande umiltà che mi metto al vostro servizio e al servizio delle lavoratrici e dei lavoratori di questo cantone», ha detto nel suo primo intervento in veste di segretario regionale il 43enne Giangiorgio Gargantini (in sostituzione di Enrico Borelli che dal 1° gennaio assumerà la co-conduzione della Regione di Zurigo e Sciaffusa). Un incarico cui Gargantini si avvicina, ha affermato, «con il rispetto per quanto fatto fino ad oggi dal sindacato e da tutte le lavoratrici e i lavoratori che hanno dato il loro tempo, la loro forza e il loro cuore prima di noi». «Voglio essere il megafono di una squadra», ha aggiunto. «Solidarietà, giustizia sociale e coscienza di classe» sono i tre valori a partire dai quali intende impostare il suo lavoro alla guida della Regione. Un lavoro che vuole impostare sul confronto e sul dialogo permanente, nella convinzione che «nessuno sa tutto e chi pretende di sapere tutto sbaglia. E allo stesso tempo ognuno di noi sa qualcosa». Di qui l’invito a tutte le salariate ed i salariati a «farsi sempre avanti, sul lavoro come nel sindacato» per difendere il proprio punto di vista, ha affermato Gargantini, che ha pure voluto condannare il linguaggio violento che spesso in Ticino viene usato per attaccare il sindacato e i lavoratori: «Non dobbiamo perdere l’abitudine di essere spina nel fianco di chi vorrebbe continuare a metterci gli uni contro gli altri, uomini contro donne, residenti contro frontalieri, svizzeri contro migranti e poi magari svizzeri “veri” contro svizzeri “di carta”». Valorizzare il ruolo dei militanti, in particolare quello delle donne, e stimolare la partecipazione: queste sono invece le priorità indicate dal neoeletto presidente Regionale Giampiero Rigozzi (in sostituzione di Mario Bertana che lascia dopo 11 anni), 58 enne, di professione falegname. «Una figura storica dell’organizzazione, che ha dedicato l’intera vita al sindacato, con una grande capacità di ascolto, conoscenza delle dinamiche dell’organizzazione e una grande motivazione, un uomo di grande equilibrio, riflessivo e dotato di capacita di sintesi», lo ha descritto Enrico Borelli raccomandando al Congresso la sua elezione. «Dobbiamo avvicinare le varie generazioni di militanti, le donne e gli uomini, con un occhio di riguardo per i colleghi che vivono una situazione di precariato costante o la sotto-occupazione. La partecipazione è la nostra forza e quello che vogliamo fare ha bisogno della vostra partecipazione», ha concluso Rigozzi.