Ticino

Schiaffo al vertice dell'Eoc

Il presidente uscente Sanvido rieletto solo al secondo turno dal Gran Consiglio (31 voti). Idem Bersani (27) . Pronzini: ‘Rinuncino’. E la replica...

Ti-Press
14 ottobre 2019
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È stato un pomeriggio dei lunghi coltelli quello andato in scena oggi in Gran Consiglio con il rinnovo del Consiglio d’amministrazione dell’Ente ospedaliero cantonale (Eoc). Un pomeriggio di trame e segnali, messaggi non scritti e poi vergati nel segreto dell’urna. Un’urna in cui il Gran Consiglio ha inserito schede di voto pesanti come pietre, bocciando al primo turno sia il leghista Paolo Sanvido, presidente uscente del CdA, sia il liberale radicale Andrea Bersani, vicesindaco di Bellinzona proposto in sostituzione del vicepresidente Edy Dell’Ambrogio.

Al primo turno, che chiedeva la maggioranza assoluta, i due hanno preso rispettivamente 39 e 35 voti. L’elezione al secondo turno a maggioranza relativa, con però la contestuale perdita di altri otto voti – alla fine i sì per Sanvido sono stati 31, quelli per Bersani 27 –, dà pochi motivi di festa e un vincitore di giornata: il granconsigliere del Movimento per il socialismo Matteo Pronzini. Proprio l’Mps in mattinata, prima che i coltelli si sfoderassero presso altri partiti, aveva condotto l’affondo: “La proposta di nomina nel Consiglio d’amministrazione dell’Eoc di Andrea Bersani è la triste e ridicola ennesima dimostrazione che questa ripartizione di appetitosi posti tra i partiti di governo non ha nessun senso e, soprattutto, non è utile per gli interessi di questo Cantone”. Di più: “Le ultime nomine in questo Cda si caratterizzano per una totale incompetenza in ambito sanitario ed ospedaliero”. Da qui il deposito di un’iniziativa parlamentare nella quale si chiede che i sette posti del Cda vengano così ripartiti: “Un seggio in rappresentanza del Consiglio di Stato, due del personale, quattro per donne e uomini con esperienza e competenza in ambito sanitario e ospedaliero”.

Ai primi botti ha fatto seguito la discussione in aula, dove l’Mps ha chiesto il rinvio della trattanda “perché sono nomi inadeguati alle esigenze”. «Servono persone competenti, con la nomina di Bersani più in basso di così non si può andare», ha tuonato Pronzini nel suo intervento. Aggiungendo come «dopo aver detto che non si sarebbe ripresentato per un mandato in municipio a Bellinzona ecco il premio alla carriera». Niente da fare, però: il rinvio è stato bocciato con 39 voti contrari, 31 favorevoli e 8 astenuti. Ma altro non era che il prologo, a guardare il tabellone con le lucine verdi e rosse: a favore del rinvio, oltre la sinistra e l’Udc, si è espressa anche la grande maggioranza del gruppo della Lega: movimento di riferimento di Paolo Sanvido, autore del famoso sms con il quale, lo scorso gennaio, aveva offerto il posto di primario di cardiologia al professor Giovanni Pedrazzini. Sms definito “improvvido” dall’allora presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali, ma che in marzo è sfociato in un decreto d’abbandono dell’inchiesta da parte del Ministero pubblico. Ma le critiche dalla politica non mancarono.

Neanche dalla Lega, a posteriori: è del 26 agosto il post su Facebook nel quale il granconsigliere Boris Bignasca sferzò duramente il movimento di via Monte Boglia, scrivendo che “anziché parlare dei temi che interessano alla gente – il lavoro, le tasse, la troppa burocrazia eccetera – si sprecano carta e inchiostro per una ‘campagna elettorale’ personale in vista del rinnovo dei Cda pubblici. Ed è solo l’ultimo esempio negativo di ciò che non dovrebbe fare la Lega...”.

Il vicesindaco di Bellinzona: non ho cercato nessun tipo di premio

«Ribadiamo la bontà della nostra battaglia, confermata dagli scarsissimi voti presi da questi due candidati», ci dice Pronzini in serata: «Visti i risultati, se ancora hanno un minimo di dignità politica, rinuncino». Abbiamo provato a raggiungere Sanvido, ma ci ha fatto sapere di non rilasciare dichiarazioni. Parla invece Bersani. «Mi era stato chiesto dal Plr se fossi disponibile e ho risposto affermativamente: dunque non sono andato io a cercare nessun tipo di carica, nessun tipo di premio alla carriera come ha sostenuto qualcuno in modo irrispettoso – dice alla ‘Regione’ l’avvocato e vicesindaco di Bellinzona –. Detto ciò, il Gran Consiglio prende le sue decisioni in piena autonomia e non mi offendo di certo se il voto non è stato dei migliori. Certo, peccato che ci siano persone come Pronzini che ne approfittano per offendere. Andare in Gran Consiglio e attaccare altre persone senza dar loro la possibilità di difendersi sono capaci tutti. Per il resto, prendo atto che non è stata una votazione brillante. Ringrazio della fiducia accordatami da chi mi ha votato. E al di là delle polemiche in parlamento, mi impegnerò a fondo – sottolinea Bersani – per svolgere la funzione nel miglior modo possibile».

Il nuovo Consiglio di amministrazione dell’Eoc dovrebbe riunirsi, stando a nostre informazioni, venerdì 8 novembre. La domanda è scontata: chi saranno i futuri presidente e vice dell’Eoc?