Da domani alle 12 e sino a venerdì scatta l'allerta di grado 3 al di sotto dei 600 metri di quota. L'afa potrebbe prolungarsi fino al 4 agosto
La buona notizia è si potrà trovare refrigerio in montagna. Perché, spiega il meteorologo Luca Nisi di Meteosvizzera Locarno Monti, la canicola che calerà sul Ticino da domani sino a venerdì (almeno), avrà caratteristiche diverse da quella di giugno, quando si erano registrate temperature sopra i 35 gradi anche nelle valli e ad alta quota.
«L’allerta, di grado 3, è valido sotto i 600 metri di quota – precisa Nisi –. In pianura si toccheranno i 35 gradi e a partire dalla notte su martedì la colonnina di mercurio non scenderà sotto i 21 gradi per diverse notti, con la possibilità che in città rimanga sopra i 24». Il tutto è dovuto a un anticiclone in fase di formazione sopra l’Europa. «Rispetto a giugno, l’aria non arriverà però più direttamente dal Sahara» e nelle valli non ci sarà il favonio a complicare la situazione nelle vallate. L’allerta di grado 3 durerà fino a venerdì, ma – aggiunge il meteorologo – ci sono discrete possibilità che venga prolungato siccome si prevedono condizioni stabili almeno fino al 4 agosto. La fase più calda di questa ondata canicolare sarà comunque più corta di quella vissuta in giugno e la probabilità che l’allerta diventi di grado 4 è scarsa.
Quella che ci apprestiamo a vivere è però la seconda fase canicolare di quest’estate. Un’eccezione rispetto al passato: «Negli anni 80 vi erano estati dove non si raggiungevano i 30 gradi. Dal 2003 si sono avuti periodi canicolari solo in alcuni anni specifici mentre dal 2010 la canicola è diventata un fenomeno regolare. Vedremo se dovremo abituarci a più di una canicola all’anno», rileva Nisi, facendo notare come questo sia un effetto tangibile dei cambiamenti climatici.