Manca solo l'ufficialità, ma il Ps congiungerà la propria lista con quella composta da Verdi, Partito comunista e Forum alternativo
L’accordo c’è. Alle elezioni federali del 20 ottobre il Partito socialista congiungerà la propria lista con quella che sarà composta – non è ancora ufficiale, ma la direzione è questa – da Verdi, Partito comunista e Forum alternativo. Le trattative e gli incontri per definire gli ultimi dettagli continuano, ma l’intesa di massima è raggiunta: l’area rossoverde si presenterà assieme.
Tra i nomi quasi sicuri per quanto concerne la rosa socialista, c’è quello del presidente Igor Righini che, raggiunto dalla ‘Regione’, conferma: «Ho dato la mia disponibilità, a patto che questa intesa di area, questa collaborazione si concretizzi». E ora che i tempi sembrano essere maturi, c’è soddisfazione all’altro capo del filo: «È quello che come Ps abbiamo sempre sperato. Il nostro obiettivo era, è e sarà quello di essere costruttivi, di orientarci verso una congiunzione tecnica ma che abbia anche un respiro politico. Che, nei limiti del possibile, sia anche programmatica». Nel senso che, continua Righini, «presentarci insieme è sicuramente importante, ma poi ci devono essere anche dei contenuti politici da tradurre, insieme, in azione parlamentare. E siamo sicuri che ci sono». E fin qui, tutto bene. Poi ci sono i dettagli, si diceva. Uno, non indifferente, è che se per il Consiglio nazionale le cose sembrano fatte, diverso è il discorso per quanto riguarda il Consiglio degli Stati. Dove si vota in modo diverso (con il sistema maggioritario) e dove, giocoforza, entrano in campo altre dinamiche. Stante la disponibilità di Marina Carobbio a correre oltreché per il Nazionale anche per la Camera dei cantoni, la speranza del Ps «è che, se il nostro Comitato cantonale (si riunirà mercoledì 15 maggio, ndr) darà preavviso favorevole, e se il Congresso elettorale di giugno darà il via libera definitivo, la candidatura di Marina Carobbio sia unitaria». La presidente del Consiglio nazionale «ha sempre votato a favore di proposte in senso ambientalista, di tutela del territorio e ha un profilo che sicuramente può essere interessante anche per il partito dei Verdi».
Ecco, «se è vero che l’intesa di massima c’è, questo è un punto su cui dobbiamo ancora confrontarci» ci spiega Ronnie David, co-coordinatore dei Verdi. «Una doppia candidatura, con un esponente per lista, per poi dare un sostegno unico al ballottaggio avrebbe i suoi vantaggi». E in questo senso «quello di Marina Carobbio sarebbe sicuramente un nome che ci piacerebbe». Si vedrà. Intanto, ad «accordo di collaborazione raggiunto», per David è importante sottolineare «come non sia un matrimonio, non è una lista unica. Abbiamo deciso di essere costruttivi, di cercare di valorizzare quanto ci unisce rispetto al farci le pulci a vicenda su quanto invece ci divide». Ed era appunto su quanto divide il Ps dai Verdi – leggasi le posizioni sulla riforma fiscale e il finanziamento dell’Avs, con i primi che hanno dato libertà di voto e i secondi fermamente contrari – che ha provato a inserirsi il Movimento per il socialismo. «Ci siamo incontrati e ci siamo parlati – conferma David –, ma la loro condizione era che non ci fosse una congiunzione col Ps. Noi abbiamo preferito seguire questa strada». Perché, come ricordato anche da Righini, «l’area alle recenti Cantonali ha fatto passi avanti, mostra che un bacino elettorale cui dirigerci c’è. E noi ci crediamo».