Ticino

'Ticino: fai la tua parte per salvare il clima!', 4'400 firme

La petizione è stata consegnata a Bellinzona alla presidente del Gran Consiglio. Una lettera di emegenza climatica con 7 richieste è giunta al Municipio di Lugano

15 marzo 2019
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Almeno quattromila persone hanno partecipato oggi pomeriggio allo sciopero per rivendicare delle politiche ambientali più coraggiose e incisive per lottare contro il riscaldamento climatico. La manifestazione cantonale si è svolta a Bellinzona, dove gli scioperanti hanno consegnato alla presidente del Gran Consiglio le quasi 4'400 firme a sostegno della petizione "Ticino: fai la tua parte per salvare il clima!". “La grande partecipazione odierna è la dimostrazione della necessità di un cambiamento immediato nelle politiche climatiche del paese: occorre agire ora e non perdere più tempo nella difesa di interessi economici e politici che stanno mettendo una grave ipoteca sul futuro della nostra generazione!”, commentano gli organizzatori. 

Durante la mattinata, si sono svolte diverse attività alternative in quasi tutte le scuole superiori del Cantone: con queste attività si volevano sensibilizzare le studentesse e gli studenti riguardo al problema climatico, riflettendo e discutendo insieme sui provvedimenti da adottare per farvi fronte. In mattinata si è svolta anche una prima manifestazione a Lugano alla quale hanno partecipato un migliaio di studenti del Luganese, conclusasi in Piazza Riforma con la consegna di una lettera aperta al Municipio della città.

La giornata

In centinaia e centinaia di giovani sono in partenza a Bellinzona, da Largo Elvezia per manifetare a favore del clima - accodandosi così a una manifestazione universale, dal momento che in tutte le piazza del mondo oggi fanno sentire la propria voce per difendere l'ambiente, seriamente a repentaglio. Intanto oggi i giovani hanno consegnato una lettera per il clima al Municipio di Lugano, dal seguente titolo: 'Emergenza climatica: 7 proposte concrete a favore del clima'. Si chiede che la Città si attivi concretamente per la lotta contro il cambiamento climatico. Fra i provvedimenti richiesti, pedonalizzazione del centro urbano al fine di ridurre il traffico nel sedime cittadino; gratuità dei trasporti pubblici sul territorio cittadino in modo da disincentivare l'uso del trasporto privato. Creazione di vie ciclabili. 

La Commissione Ue ai giovani: 'Vi ascoltiamo e stiamo facendo esattamente ciò che chiedete'

"Vi ascoltiamo e stiamo facendo esattamente ciò che chiedete". Questo è il messaggio della Commissione europea ai giovani che oggi marciano per il clima in tutto il mondo. "Incoraggiamo i giovani che potranno votare alle prossime elezioni europee a far sì che il cambiamento climatico sia una priorità nella campagna, così come invitiamo tutti i partiti politici a definire le loro posizioni sul tema nei loro programmi elettorali", ha dichiarato una portavoce dell'esecutivo europeo.

"Accogliamo con favore l'impegno di migliaia di giovani europei e di tutti quelli che oggi stanno manifestando nel mondo per politiche del clima ambiziose - ha aggiunto la portavoce dell'Esecutivo Ue -. Il ruolo dell'Ue è stato fondamentale per raggiungere l'accordo di Parigi nel 2015, l'Ue guida la lotta mondiale al cambiamento climatico ed è la sola grande potenza economica ad aver tradotto gli impegni di Parigi in atti legislativi".

Le parole della trascinatrice, Greta Thunberg

"Non vogliamo le vostre speranze, vogliamo che vi uniate a noi": comincia così il contributo della giovane attivista Greta Thunberg, pubblicato oggi su Faz online, in occasione della prima manifestazione globale per il clima.

"Questo sciopero viene fatto oggi - da Washington a Mosca, da Tromso a Ivercargill, da Beirut a Gerusalemme, da Shanghai a Mumbai - perché i politici ci hanno abbandonato", ha scritto l'attivista sedicenne svedese sul principale quotidiano tedesco, insieme al volto tedesco della protesta Luisa Neubauer.

"Abbiamo assistito a trattative lunghe anni per accordi sul clima miseri, abbiamo visto imprese a cui è stata dato il via libera per scavare la nostra terra, trivellare sotto il nostro suolo e per i loro profitti bruciare il nostro futuro", scrivono le due ragazze.

"I politici conoscono la verità sul cambiamento climatico e ciononostante hanno hanno ceduto il nostro futuro agli approfittatori, il cui desiderio di denaro veloce minaccia la nostra esistenza", prosegue il testo pubblicato sull'edizione online di una delle principali testate tedesche.

E anche gli studenti in Ticino oggi parteciperanno all'iniziativa mondiale. “Sarà una protesta costruttiva” - ha dichiarato a laRegione nei giorni scorsi Rudi Alves del coordinamento cantonale. Dapprima nei singoli istituti scolastici, poi consegna della petizione alla Cancelleria dello Stato lanciata durante la manifestazione del 2 febbraio scorso che sollecita interventi puntuali a salvaguardia dell'ambiente. Nel corso della mattinata saranno proposti atelier, assemblee e messa in comune di idee. Solo dai due licei di Lugano sono state raccolte 1'100 adesioni. 

Le prime immagini dal Ticino stamattina

Ecco (vedi foto e video) le immagini delle prime manifestazioni ticinesi. Nei licei fervono i preparativi per la manifestazione che prenderà il via oggi alle 14 da piazza governo a Bellinzona. 

Al Liceo della capitale centinaia di studenti hanno aderito allo sciopero. La mattinata è stata dedicata a conferenze sul tema del cambiamento climatico e alla preparazione dei cartelloni in vista della manifestazione prevista alle 14 in piazza. Un grido d'allarme delle nuove generazioni che avrebbero tutti i motivi per avercela con chi li ha preceduti. E invece no. A domanda specifica, la risposta è sempre stata: "Non è questione di chi ha creato il problema, è questione di affrontarlo seriamente tutti assieme per risolverlo". Una prova di maturità che i ragazzi sperano possa diventare contagiosa oltre ogni età anagrafica. C'è però qualche dissente. Non tanto sul fatto che il pianeta sia sull'orlo del baratro, quanto sull'utilità di andare in piazza: "C'è anche dell'ipocrisia in tutto questo: si protesta, ma poi si usa il motorino o l'auto per spostarsi. Forse sarebbe meglio partire dalle piccole azioni concrete invece che dalle grandi piazze", ci dicono alcuni studenti che oggi hanno deciso di rimanere in classe a fare lezione.

 

Simonetta Sommaruga: capisco i giovani che scioperano per il clima

Simonetta Sommaruga comprende le ragione che spingono i giovani a scioperare per il clima e vorrebbe trovare soluzioni adeguate assieme al Parlamento federale per la protezione dal riscaldamento climatico. Lo ha dichiarato la consigliera federale all'agenzia Keystone-ATS a Nairobi, in Kenya, dove si trova per partecipare alla quarta Assemblea generale dell'ONU per l'ambiente.

"Ho molta comprensione per l'impazienza dei giovani che lottano per il clima. Ho anche ricevuto un gruppo di essi a casa", ha dichiarato la responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente (DATEC).

"Sosterrò il lavoro al Parlamento con tutte le mie forze", ha aggiunto. Attualmente a Berna è in discussione una legge sul CO2. Il Consiglio Nazionale ha già espresso un parere negativo. "Spetta ora al Consiglio degli Stati trovare soluzioni perché lo stato del clima è ormai allarmante", ha spiegato Sommaruga.

Per la consigliera federale la situazione è preoccupante in Svizzera, ma ancor più nei paesi in via di sviluppo. (ats/Red)