Le persone indagate sono aumentate a sei, rispetto alle tre d'inizio inchiesta. Nessun'accusa mossa all'azienda di trasporti Nicoli.
Avviso di chiusura delle indagine per il crollo del ponte di Annone, sulla Superstrada 36 Milano-Lecco-Chiavenna ,avvenuto il 28 ottobre del 2016 in cui perse la vita Claudio Bertini (residente a Civate) schiacciato sotto al cavalcavia mentre era alla guida della sua auto.
Sei le persone indagate. Tre in più rispetto a quelle di cui si sapeva: si tratta di due dirigenti della Provincia di Bergamo e il professionista incaricato di progettare i lavori per la manutenzione del ponte nel 2014.
Se per le tre persone originariamente iscritte sul registro le indagini erano ormai chiuse da tempo – Angelo Valsecchi, ingegnere 52enne di Lecco, nonché dirigente del settore Viabilità e Infrastrutture dell’amministrazione provinciale di Lecco; Andrea Sesana, ingegnere di 37 anni di Oggiono (responsabile del servizio concessioni e reti stradali sempre della Provincia) e Giovanni Salvatore, ingegnere 58enne, capo del centro manutenzioni dell’Anas per la Lombardia –, il pubblico ministero che ha condotto l'inchiesta ha indagato anche Eugenio Ferraris e Silvia Garbelli, dirigenti del settore pianificazione territoriale e grandi infrastrutture della Provincia di Bergamo, ente che aveva rilasciato alla società di trasporti Nicoli l’autorizzazione periodica alla circolazione del trasporto eccezionale, e di Roberto Torresan, professionista di Busto Arsizio incaricato da Anas nel 2014 di progettare i lavori di manutenzione del ponte sulla Superstrada 36.
Nessuna accusa è stata invece mossa all’azienda bergamasca di trasporti Nicoli, proprietaria del camion sotto il cui peso era crollato il ponte. Gli indagati hanno ora tempo 20 giorni per chiedere un supplemento d'inchiesta o proporre documenti a proprio discapito. Il ponte non è stato ancora ricostruito.