Materie insegnate in francese: riconoscimento da Parigi per l'istituto cantonale con sede a Bellinzona. Parla il vicedirettore Benedetti
«È il coronamento degli sforzi fatti dal nostro istituto in questi ultimi vent’anni per offrire un curricolo bilingue che permetta agli studenti di essere competitivi sul mercato del lavoro subito dopo aver conseguito la maturità o di affrontare gli studi universitari in un altro cantone con qualche preoccupazione linguistica, e dunque di apprendimento, in meno», dice Walter Benedetti, vicedirettore della Scuola cantonale di commercio. Mentre si riaccende l’interesse della politica per l’insegnamento delle lingue straniere, come attestano la petizione dei Giovani liberali radicali ticinesi (“Anticipare e potenziare nelle scuole dell’obbligo” le lezioni di tedesco) e le iniziative parlamentari del democentrista Paolo Pamini, la Commercio di Bellinzona ottiene dal Ministero francese dell’Europa e degli affari esteri il ‘LabelFrancÉducation’. «Si tratta di un certificato di qualità – riprende Benedetti – che dal 2012 Parigi assegna agli istituti scolastici presenti fuori dalla Francia che nell’ambito del loro percorso di formazione promuovono di alcune materie l’insegnamento bilingue: idioma del posto e francese. Nel nostro caso italiano-francese». Alla scuola diretta da Adriano Agustoni il riconoscimento verrà conferito, in sede, il prossimo 11 gennaio «da Carine Delplanque, consigliera culturale presso l’Ambasciata di Francia a Berna».
Ci speravamo. Abbiamo sottoposto la nostra candidatura la scorsa primavera all’Aefe, l’Agence pour l’enseignement du français à l’étranger. La quale ci ha poi chiesto una serie di documenti. Le abbiamo così trasmesso un dossier in cui abbiamo indicato fra l’altro le materie insegnate in francese, il numero di ore e gli obiettivi del curricolo bilingue nonché le modalità di formazione dei docenti.
Dall’anno scolastico 1997-98 gli allievi del terzo e quarto anno, dunque del secondo e ultimo biennio, hanno la possibilità di seguire il curricolo bilingue in questione. A loro le lezioni di economia aziendale, economia politica, diritto, storia, geografia, matematica e scienze naturali, comprese le lezioni per il progetto interdisciplinare, vengono impartite in francese. Parliamo delle materie principali, in particolare economia e diritto, del percorso didattico e pratico previsto da un istituto come il nostro.
Dopo aver esaminato l’incarto da noi fornito, la preposta commissione interministeriale ci ha comunicato di recente di aver deciso di attribuire alla Commercio il ‘LabelFrancÉducation’. Questo importante marchio di qualità – valido tre anni, dopodiché il singolo istituto può sollecitarne il rinnovo – è stato assegnato ad altre due scuole svizzere: il Gymnasium di Liestal e la Kantonsschule Freudenberg di Zurigo. Tengo però a ricordare che la Scuola cantonale di commercio offre anche un curricolo bilingue italiano-tedesco.
Economia aziendale, economia politica, matematica, scienze naturali, educazione fisica. Anche questo curricolo, offerto agli allievi dell’ultimo biennio dall’anno scolastico 2004-2005, è facoltativo.
La nostra scuola ha sviluppato con il Servizio lingue e stage all’estero del Dipartimento educazione cultura e sport un progetto ad hoc, introdotto con l’anno scolastico 2010-2011. Gli allievi interessati trascorrono fra giugno e luglio dalle quattro alle cinque settimane all’estero: in Francia, per coloro che scelgono il curricolo bilingue italiano-francese; in Germania o in Austria per coloro che optano per il curricolo italiano-tedesco. Beneficiano di una borsa di studio, stanziata in passato dalla fondazione Leonardo da Vinci e attualmente da Movetia. Dal 2010 circa 230 studenti hanno approfittato di questa opportunità.