Il Municipio di Torricella-Taverne scrive al Consiglio di Stato denunciando differenze tra Comuni 'francamente incomprensibili'
Hai detto tassa cantonale sui rifiuti e hai detto tutto. O quasi. Perché se il balzello a seguito del voto del maggio 2017 si è confermato d'obbligo (finalmente) per tutti, l'applicazione della tassa è tutto fuorché omogenea. Non è solo questione del colore del sacco, o del suo costo, che deve per legge stare tra un franco e un franco e trenta centesimi (capienza: 35L). A variare è la tassa base, per cui tutti gli enti locali stanno adeguando le proprie tariffe.
A denunciare differenze “rilevanti e francamente incomprensibili” è oggi il Municipio di Torricella-Taverne, che raccogliendo le molte critiche al riguardo giunte all'Esecutivo nel corso di una serata pubblica organizzata a favore della cittadinanza, ha deciso di scrivere al Consiglio di Stato.
Nel caso del comune luganese, la tassa base è stata fissata in 130 franchi per economie domestiche da 1-2 persone e 264 per quelle da 3 o più persone. “Queste cifre – fa ora presente l'Esecutivo al governo cantonale –, fissate con l'intento di raggiungere la copertura integrale dei costi (come richiesto dalla legge cantonale), sono state oggetto di ripetute contestazioni alla luce degli importi previsti e comunicati da altri comuni ticinesi, sensibilmente inferiori”.
Qualche esempio? “Abbiamo letto di Locarno (70/80 fr.), Bellinzona (80), Manno (100), S. Antonino (110), Losone (82)”.
“Di fronte a queste differenze lo scrivente Municipio chiede come si spieghino regolamenti ed importi tanto diversi tra loro, che appaiono all'opinione pubblica discriminanti e che – salvo prova del contrario – in più di un caso sembrerebbero non rispettare quanto previsto dalle leggi”, e cioè la totale copertura dei costi dello smaltimento tramite la tassa.