Temperature molto elevate e clima secco. Il terzo più caldo, in Canton Ticino, dal 1864
Il mese di giugno è stato il quarto più caldo in Svizzera dall’inizio delle misurazioni sistematiche, vale a dire dal 1864. Lo annuncia MeteoSvizzera, tramite l’Ufficio di statistica. E in alcune regioni (vedi a Sud delle Alpi) addirittura il terzo più caldo. Non solo. Per il terzo mese consecutivo, vale a dire da aprile a giugno, si è registrata una temperatura media ampiamente superiore alla norma. In Ticino, ad esempio, tra i giorni 20 e 22 giugno si sono segnalate le prime tre notti tropicali dell’anno, il che significa una temperatura minima, notturna, superiore ai 20 gradi. Nei giorni sopraccitati la temperatura massima ha toccato 28-30 gradi.
Caldo inteso e asciutto. È così da parecchio tempo, ci dicono gli esperti che parlano di riscaldamento climatico, e probabilmente durerà ancora a lungo. Negli anni. Anche luglio, del resto, è iniziato nella stessa falsariga dei mesi precedenti ed è cosa tangibile per tutti. Sempre secondo MeteoSvizzera la temperatura media calcolata sul periodo tra aprile e giugno è stata da primato: 10,7 gradi, ovvero oltre il record precedente (10,6) risalente al 2003, quando l’estate si ritenne (allora...) bollente. Valori simili si sono registrati anche nel 2007 e nel 2011. In tutti gli altri anni analizzati dal 1864 a questa parte, la temperatura media del periodo aprile-giugno è sempre stata inferiore ai 10 gradi.
Si diceva il riscaldamento climatico. Ebbene, «negli anni Novanta del secolo scorso la temperatura media calcolata sul periodo tra aprile e giugno è aumentata di 1,6 gradi in poco tempo. La norma 1961-1990 è di 7 gradi». Una tendenza, registrata sull’intero territorio svizzero, che si accentua in giugno. E dire che per ben 120 anni – dall’inizio delle misurazioni al 1990 – non si erano notate tendenze significative. Detta altrimenti, il riscaldamento climatico ha subito un’impennata negli ultimi trent’anni. Qualsiasi siano i motivi.
La realtà climatica ticinese, ci informa MeteoSvizzera, non è differente dal resto del Paese. Nelle zone di pianura le temperature massime – sempre lo scorso giugno – hanno superato i 25 gradi oltrepassando negli ultimi giorni del mese la soglia dei 30. Già si diceva delle tre notti tropicali registrate il 20, 21 e 22. Nel complesso la temperatura media mensile è stata di 2,1-3 gradi più alta della norma e “il mese si è chiuso come il terzo più caldo di sempre”. Molto caldo secco, se è vero come è vero che i quantitativi di pioggia sono stati deficitari, al punto che anche le giornate bagnate hanno registrato la metà di acqua piovuta dal cielo rispetto alla norma. Una situazione pressoché simile in tutti i distretti ticinesi, con una quantità leggermente superiore nel Ticino settentrionale, per quanto anche questa deficitaria rispetto alla media pluriennale. Un forte temporale si è manifestato il giorno 11, ma il Sottoceneri è rimasto praticamente all’asciutto. Qualche giorno prima, il 7 giugno, un temporale violento aveva invece coinvolto il distretto di Lugano. Tanta acqua in pochi minuti, come capita sempre più spesso, in zone molto circoscritte, che certo non basta per soddisfare le esigenze idriche del suolo. Esigenze che vanno ben oltre l’attività agricola. Ma questa a quanto pare è ormai la lunga estate ticinese alla quale sarà bene abituarsi.