Turismo

Il Ticino si (ri)scopre 'Sonnenstube', calo nel trimestre invernale

Turismo, il cantone in controtendenza rispetto al resto della Svizzera. L'Osservatorio del turismo: "Questione di meteo e di stagionalità"

6 aprile 2018
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Continua il momento positivo per il turismo elvetico. Meno bene invece il Ticino, che si (ri)scopre cantone prevalentemente estivo e dipendente dal sole.

In Svizzera dopo la crescita di gennaio (+5,2%), i pernottamenti sono aumentati anche in febbraio: +4,2% su base annua. Le notti prenotate negli alberghi svizzeri sono state complessivamente 3,18 milioni, indica oggi l’Ufficio federale di statistica. In controtendenza i dati ticinesi, con gli arrivi che si sono ridotti del 2,6% a 34'244 rispetto al febbraio del 2017 e i pernottamenti che sono calati del 6,9% a 60’363. I dati, scrive l'Osservaotrio del Turismo dell'Usi (O-Tur) nel rapporto sulla domanda turistica del trimestre invernale pubblicato oggi, confermano "la riduzione della permanenza media degli ospiti negli hotel ticinesi". Includendo anche dicembre, il calo di arrivi alle nostre latitudini è molto meno marcato: -0,6%. Unico risultato positivo, nel Bellinzonese e Alto Ticino (+4%).

"La discrepanza tra l'andamento osservato in Ticino e quello registrato a livello nazionale (+5,6% negli arrivi durante il trimestre, ndr.) è in larga parte da imputare alla diversa stagionalità intrinseca esistente fra regioni come il Grigioni, il Vallese o l'Oberland Bernese e il Ticino – scrive l'O-Tur –. Situazione ancora più accentuata dalle specifiche condizioni meteo che, nei mesi in questione, dal lato ticinese sono state poco favorevoli mentre nel resto della Svizzera sono state ottimali, soprattutto per la pratica degli sport invernali in montagna". Detta altrimenti: il Ticino non è una meta sciistica ambitissima e attira poco se non c'è il sole.

Per quanto riguarda i Paesi di provenienza, nel cantone hanno soggiornato soprattutto svizzeri (33’069 notti), poco meno di quelli presenti un anno fa (35’219). In lieve calo anche gli italiani (9’291 contro 10’437), mentre è rimasta pressoché stabile la presenza dei tedeschi (3’706 contro 3’990).

In  Svizzera

Cumulando i primi due mesi dell’anno, in Svizzzera si supera quota 6 milioni, in crescita del 4,7% rispetto all’anno precedente. La clientela svizzera ha fatto segnare un leggero aumento: 3,04 milioni di notti, contro 2,92 milioni un anno prima. In lieve progressione, sempre su due mesi, anche le notti degli ospiti stranieri: 2,98 milioni, contro 2,83 nel 2017.

I pernottamenti sono aumentati per l’insieme dei principali Paesi di provenienza dei turisti. Spicca in particolare la crescita dei tedeschi passati da 607’000 notti nel gennaio e febbraio del 2017 a 644’000 per i primi due mesi di quest’anno. Analoga la dinamica per quanto riguarda la presenza di ospiti britannici, francesi, statunitensi, italiani e cinesi. In crescita anche belgi, olandesi, russi e cittadini provenienti dagli Emirati Arabi.

Grigioni

In crescita il risultato del canton Grigioni, con un dato mensile di 760’040 pernottamenti, contro 736’328 nel 2017. Anche in questo caso sono leggermente calati i turisti elvetici (477’016 notti contro 481’128 nel 2017), mentre sono decisamente aumentati i tedeschi (119’561 contro 100’527) e i britannici (34’332 contro 31’169).