Ticino

Dopo i falsi nipoti, i falsi impiegati Microsoft

La polizia cantonale mette in guardia da chiamate insolite. Almeno due truffati negli scorse settimane

23 marzo 2018
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Negli scorsi giorni sono giunte alla Polizia cantonale diverse segnalazioni di una recrudescenza di contatti telefonici truffaldini. I chiamanti si spacciano addirittura per impiegati di Microsoft. Inoltre, si contano due casi di persone che sono state truffate. “Per questo motivo ci rivolgiamo nuovamente alla popolazione, in particolare per sensibilizzare sui rischi che questa truffa comporta”, si legge in un comunicato della polizia cantonale.

I malcapitati vengono contattati telefonicamente da una persona che pretende di essere un impiegato di Microsoft. I truffatori – spiega la nota della polizia – parlano di principio in italiano con forte accento straniero o in inglese e dicono di risiedere negli Stati Uniti, Inghilterra o Australia, lasciando come contatto un numero telefonico proveniente da uno di questi Paesi. La persona al telefono sostiene che Microsoft ha ricevuto dei messaggi d'errore dal computer della potenziale vittima che necessitano di essere risolti. Lo scopo delle chiamate è quello di convincere l'utente a eseguire delle manipolazioni sul proprio computer, in modo da scaricare codici nocivi, visitare pagine web infettate o procurare un accesso remoto sul sistema Windows. Con questo accesso remoto gli autori hanno poi la possibilità di avere libero accesso al computer dal quale possono copiarne o prelevarne il contenuto.
La scelta delle vittime, per quanto noto agli inquirenti, sembra essere casuale. Si ricorda che nessuna società o azienda contatta i propri clienti per risolvere un problema informatico, per chiedere informazioni riservate, quali nome utente e password oppure per poter aver accesso, in remoto, a un computer. A questo proposito si possono trovare maggiori informazioni sul web: https://www.melani.admin.ch/melani/it/home/themen/fake_support.html