Ticino al Voto

De Rosa diecimila volte di più

Nessuno lo aveva previsto, né i protagonisti, né i sondaggi: quello che separa il neo eletto in Consiglio di Stato da quello uscente è un abisso

(Ti-Press)
8 aprile 2019
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Diecimilaottocentodieci. Al termine dello spoglio a separare Raffaele De Rosa, eletto in Consiglio di Stato, e Paolo Beltraminelli, uscente sconfitto, c’è un abisso. Nessuno – né i protagonisti, né i sondaggi – alla vigilia aveva previsto che le cose, in casa Ppd, si sarebbero risolte tanto presto e in modo così netto. Quando i risultati dello spoglio iniziano a scorrere, dalle 14.30 in poi, si capisce subito che il Sopraceneri spinge (forte) sul candidato sindaco di Riviera. A fare davvero notizia però è la prima anomalia, cioè la ‘performance’ del quarto Comune scrutinato: Grancia. De Rosa è davanti, anche lì, anche in quel Luganese bacino di voti per antonomasia di Beltraminelli. Anomalia per gli analisti trasformatasi subito in preoccupazione a Pregassona, al domicilio dell’ormai ex capo del Dipartimento sanità e socialità, anche se a Grancia i voti di scarto sono solo cinque. Lui, Beltraminelli, che di sfide e di corse ne ha fatte sia dal punto di vista sportivo che politico, non si dà certo per vinto al primo segnale di affaticamento. La proiezione Rsi, alle 15.10, centra difatti i pronostici: ripartizione dei seggi fotocopia, sfida interna al Ppd con la foto di Beltraminelli che si alterna a quella di De Rosa. Tempo un’ora, però, e l’incognita diventa certezza: la seconda proiezione non lascia più spazio a dubbi, i dati reali dello spoglio confermano il trend. De Rosa raccoglie preferenze in tutto il cantone, e il distacco su Beltraminelli aumenta col passare dei Comuni scrutinati. Saranno 10’328 alle 20.30. Il Ppd, fors’anche grazie al testa a testa in casa, chiude l’elezione al Consiglio di Stato con il 18,23% di voti, in leggero aumento rispetto al 2015. De Rosa risulta sostenuto oltre che in modo massiccio dagli elettori Ppd anche da fuori: incassa duemila preferenziali dai socialisti (Beltraminelli solo 680), 3’606 dai Plr (Beltraminelli la metà), 3’488 dai leghisti (1’563 Beltraminelli).

Ben più decisa, invece, la crescita del Partito socialista, che si giocava il seggio di Manuele Bertoli. La base ha risposto presente, tanto da registrare un balzo in avanti del 2% rispetto a quattro anni fa. Alla Casa del Popolo di Bellinzona è un pomeriggio di festa, e l’ansia della vigilia scompare praticamente subito. Tant’è che anche Bertoli, rintanato nel suo ufficio con solo i suoi collaboratori, ben presto decide di salire viale della Stazione per raggiungere il quartier generale e sventolare bandiera rossa. A Camorino, intanto, Bixio Caprara incassa la sconfitta: il suo #facciamolo non va oltre la (scontata) riconferma del seggio di Christian Vitta, mentre i sogni di gloria (di raddoppio) si sgretolano subito. Anzi: il Plr non solo manca l’obiettivo di riconquistare la maggioranza relativa in seno all’Esecutivo cantonale, ma perde posizioni scendendo dal 26,25% di quattro anni fa al 24,49% di ieri. Dai dati di panachage risulta essere il partito che più ha disperso voti, a favore in particolare della Lega (10’567 preferenziali attribuiti alla lista Lega/Udc), del Ppd (8’297) e del Ps (3’696). Partito socialista che da nessun’altra lista ha ricevuto un sostegno tanto marcato. Anche la Lega, alleata per l’occasione all’Udc, perde terreno seppur riconfermando i due ministri uscenti Norman Gobbi (il più votato) e Claudio Zali. Oltre il 4% il calo della lista unica se paragonato al dato di quattro anni fa. Si vedrà oggi, dati del Gran Consiglio alla mano, se si tratta di una battuta d’arresto per il movimento dei Bignasca o se invece gli elettori non hanno gradito la lista unica. L’effetto De Rosa in casa Ppd (e relativa sfida con Beltraminelli) e il soccorso rosso in casa socialista non sono bastati a scongiurare quanto si temeva nei giorni scorsi: la partecipazione al voto non ha segnato il record in negativo, ma è comunque scivolata sotto la barriera del 60% (59,30). Diamo conto infine del risultato della lista senza intestazione, al 18,23%. De Rosa da queste schede ha ricevuto il doppio dei voti preferenziali di Beltraminelli.