Mendrisiotto

Giunte al destinatario le firme contro la chiusura della Posta

Sono 978 coloro che hanno sottoscritto a Castel San Pietro la petizione per scongiurare la decisione del Gigante giallo

La consegna delle firme
(Ti-Press)
10 marzo 2025
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Una decisione che non è stata digerita, tanto da avviare una petizione in cui si chiede alla Posta Svizzera di “rivedere i propri indirizzi e di non chiudere l’ufficio postale di Castel San Pietro”. Sono 978 le firme consegnate lunedì, 10 marzo, dal primo firmatario Mauro Collovà e dalla sindaca Alessia Ponti ad Andrea Lepori, responsabile settore filiali sud.

Con questa decisione, si legge nell’appello, Castello, la Valle di Muggio e i comuni limitrofi perderanno un servizio pubblico con ricadute negative sulla coesione sociale della comunità. Decisione che non tiene conto dell’invecchiamento della popolazione: su 4’141 abitanti, sono 1’175 le persone con 65 e più anni, di cui 322 con 80 anni e oltre: “Perdere l’offerta di un servizio essenziale come l’ufficio postale significa isolare ulteriormente la comunità montana e contraddire il mandato di garantire un servizio pubblico a tutti i cittadini”.

Per questo, si legge ancora nella petizione, “i partiti politici di Castel San Pietro ritengono che sia un grosso sbaglio smantellare l’ufficio postale e ridurlo a un’agenzia, che non garantisce i servizi necessari per i cittadini e in particolare per persone anziane e imprese. Si noti appunto l’impossibilità di poter effettuare pagamenti in contanti e un limite ridotto di prelievi liquidi in base alla disponibilità dell’agenzia stessa. Senza dimenticare impieghi qualificati che vengono semplicemente cancellati”.