Un’interrogazione del Centro, dopo quella di Sinistra e Verdi, chiede lumi al Municipio sul progetto in pubblicazione nel comune vicino
Continua a far discutere la centrale di teleriscaldamento a carattere regionale in pubblicazione in questi giorni a Coldrerio. Il progetto promosso da Teris Sa, che dovrebbe veder la luce nella valle della Motta al costo stimato di circa 12 milioni di franchi, ha già suscitato diversi interrogativi principalmente a causa del materiale che verrà utilizzato per la centrale. Domande sorte in diversi comuni, compreso Novazzano, dove Sinistra e Verdi hanno già presentato un atto parlamentare sul tema.
Ora è la volta del Centro, che chiede al proprio Municipio in primo luogo se sia vero che oltre al cippato naturale verrà bruciato legname proveniente dalla raccolta differenziata e in caso affermativo, se quindi potrebbe venir preso in considerazione anche legname proveniente dall’ecocentro. “È provato – si prosegue – che le impurità presenti nel legno di scarto genereranno importanti inquinanti nei fumi di combustione; questi avranno inevitabilmente un impatto anche sull’aria già malsana della nostra regione”. Si chiede dunque all’Esecutivo di prendere posizione su tale aspetto.
Le restanti domande sono su aspetti comunicativi. Si chiede intanto se da parte dei Municipi di Coldrerio e di Mendrisio – la Città dovrebbe creare una società assieme alla Teris per realizzare e gestire gli impianti – siano arrivate informazioni più precise o rassicurazioni sul progetto. E poi, si sottolinea l’eventuale necessità di un’informazione alla popolazione.