È stata lanciata a Chiasso ed è indirizzata al Municipio, chiamato a rimuovere l’opera situata all’imbocco di viale Volta
La statua ‘Ritorno alla Natura’ posizionata nella rotonda all'imbocco di viale Volta, a Chiasso, deve essere rimossa “in favore di un’opera che migliori la comunicazione dei valori di libertà, crescita e rispetto per l'ambiente, oggi più che mai necessari”. È quanto chiede una petizione promossa nelle scorse ore e indirizzata al Municipio di Chiasso.
Come si legge nel testo che accompagna la raccolta firme, “seppur pensata come un omaggio alla natura, l’opera mostra un evidente contrasto tra il messaggio e i materiali utilizzati: un prato all’inglese con basamento in cemento e un bambino in fibra di vetro che tira una corda”. Scelte materiali che “non riflettono affatto una visione ecologica e autentica della natura, ma piuttosto una dissonanza che rende l'opera incoerente rispetto ai valori che vorrebbe trasmettere”.
A questo si aggiunge il fatto che “l’opera è collocata in un periodo storico segnato dalla pandemia, che ha avuto impatti negativi sulle libertà individuali e sullo sviluppo delle nuove generazioni. Le politiche sanitarie adottate, sebbene mirate alla protezione, non hanno raggiunto i risultati sperati e hanno invece limitato gravemente le libertà, aumentando il divario generazionale”. Il titolo della statua è ‘Ritorno alla Natura’ ma per chi sottoscriverà la petizione “appare come un simbolo di quel periodo che ha sacrificato la libertà individuale per una sicurezza che non ha prodotto i risultati promessi”.
La raccolta firme terminerà il 18 maggio. I formulari vanno rispediti entro quella data a Francesco Romano, viale Stoppa 1, 6830 Chiasso.