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Mendrisio, Chiasso e Stabio si alleano con Progetto genitori

Dopo la rottura del contratto da parte di Acd, i tre Comuni si fanno carico di finanziare direttamente il servizio per le famiglie e la prima infanzia

Cresce l’attenzione per i bisogni delle famiglie
(Ti-Press)
2 gennaio 2025
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Le strade dell’Associazione Progetto genitori (Apg) e dei tre principali Comuni del Distretto non si separeranno. La rottura (unilaterale) del contratto a fine 2024 da parte dell’Associazione Assistenza e Cura a Domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Acd) ha chiuso la porta alla collaborazione con Apg (come anticipato su ‘laRegione’ del 18 ottobre scorso), ma non ha messo fine a un’esperienza che, sul territorio, viene condivisa da oltre una quindicina di anni con gli enti locali. Davanti a bisogni reali legati al benessere dei bambini e all’attenzione data alle famiglie, Mendrisio, Chiasso e Stabio hanno, infatti, deciso di non interrompere le attività rese possibili grazie all’intesa stretta da tempo con Apg. Lo hanno fatto annunciandolo pubblicamente – in occasione dell’ultimo plenum Acd – e, soprattutto, mettendo mano al portafoglio e supplendo così, almeno in parte, al finanziamento cantonale che il contratto con Acd – decisa ora a fare da sé, appoggiandosi alle infermiere consulenti materno-pediatriche – assicurava. In effetti, il governo copriva ogni anno una spesa fra i 100 e i 120mila franchi a fronte di un servizio che, nel 2023, ha garantito l’organizzazione di 413 Permanenze educative mobili. Filo conduttore dell’azione di Progetto genitori, la volontà di offrire un accompagnamento di carattere sociale e sanitario alle famiglie, in particolare con figli piccoli.

Preasili, presenza irrinunciabile

Dentro e fuori le mura dell’Amministrazione comunale, a Mendrisio, le esigenze espresse dai nuclei familiari sono chiare ed evidenti. Del resto, la Città, come ribadisce lo stesso Municipio rispondendo agli interrogativi posti il settembre scorso dall’AlternativA, ha “lavorato molto per rafforzare le misure per garantire la conciliabilità famiglia-lavoro”, avvicinando la lente alle offerte di accoglienza dell’infanzia e alle richieste manifestate dai genitori. Rinunciare a un servizio quale è quello proposto da Apg non era, quindi, possibile. L’Associazione non solo è presente, fin dal 2006, sul terreno con una azione di prevenzione primaria, ma assicura altresì un punto di riferimento nei Centri di socializzazione (o preasili) – che a Mendrisio sono quattro e in rete – attraverso le Permanenze educative mobili e le attività di Giochi senza barriere. Un approccio che dà a tutti i bambini e le bambine, come ricorda l’Esecutivo, pari opportunità.

La scelta di Mendrisio

Nel capoluogo, come a Chiasso e a Stabio, si è operato, dunque, una scelta ben precisa. «Da parte nostra – ci conferma Tiziana Madella, direttrice Socialità e pari opportunità a Mendrisio – nel corso del 2025 continueremo a lavorare con Progetto genitori. Nella seduta della seconda settimana di dicembre il Municipio ha stabilito, infatti, di finanziare per quest’anno direttamente venti permanenze educative. Per noi, d’altro canto, è importante la presenza dell’Associazione, perché dà continuità alle attività messe in campo. Senza nulla togliere all’Associazione Assistenza e Cura a Domicilio del Mendrisiotto e Basso Ceresio, dal nostro punto di vista – precisa Madella – gli interventi educativi fatti da pedagogiste e infermiere sono due cose diverse: entrambi importanti, ma paralleli».

La Città finanzierà, come detto, seppur in maniera minore, l’esperienza, supportando così il servizio. Progetto genitori, rimarca ancora la direttrice, «sostiene il volontariato nei Centri di socializzazione, e partecipa a numerose nostre attività, dalla Rete infanzia al gruppo andicap, alla Settimana contro il razzismo. Di conseguenza interrompere all’improvviso la collaborazione diventava un evento pregiudicante».

E l’impegno di Chiasso e Stabio

Allo stesso modo anche Chiasso e Stabio hanno ritenuto di intervenire coprendo, ciascuno, i costi di dieci permanenze educative. L’Esecutivo di Stabio, come ci fanno presente dalla Cancelleria comunale, ha dato seguito a una richiesta esplicita giunta dallo stesso gruppo preasilo, il quale ha domandato di poter continuare a contare sul servizio di Progetto genitori.

Acd, si vuole chiarire

Tornando a Mendrisio, rimane aperta per il Municipio (per voce del Dicastero socialità e pari opportunità) l’esigenza di comprendere meglio la situazione con Acd Mendrisiotto e Basso Ceresio. In effetti, ci fa sapere Tiziana Madella, «abbiamo avviato dei confronti sia con il Cantone che con l’Associazione Assistenza e Cura a Domicilio. A oggi, però, non abbiamo ancora chiarito bene il quadro».

Una consulente per i più vulnerabili

Una cosa è certa, la Città non perderà di vista la missione di aiutare i nuclei familiari. L’Ufficio famiglie e giovani, come annuncia l’Esecutivo, dando seguito all’interrogazione dell’AlternativA, “sta valutando, per il 2025, l’organizzazione di incontri su tematiche riguardanti le funzioni genitoriali attraverso gruppi di confronto, in collaborazione con le Assemblee dei genitori”. Sul tavolo c’è, però, pure la cooperazione con l’Associazione l’Ora, attiva pure a Chiasso e Balerna. Si è concordato, infatti, di “presidiare maggiormente il territorio con una consulente socio-familiare”; presente da gennaio una mezza giornata a Mendrisio, questa figura lavorerà a stretto contatto con i servizi locali per “intercettare possibili famiglie in situazioni di vulnerabilità”.

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