L'autorità comunale rassicura: solo qualche residuo di asfalto, secondo una perizia
Il terreno destinato al futuro skatepark di Mendrisio è, letteralmente, pulito. Questa la rassicurazione dell'autorità comunale, nella risposta all'interpellanza presentata da quattro consiglieri (primo firmatario Roberto Pellegrini) che paventava la presenza di terreno inquinato, in quella che fu l'area del macello mendrisiense.
“La superficie destinata all'area di svago e al posteggio di servizio definita dal mappale 632 RFD di Mendrisio né prima né dopo la demolizione dell'edificio del macello è stata iscritta nel Catasto cantonale dei siti inquinati" premette il Municipio.
“Su quest'area si è proceduto a un riempimento esclusivamente con materiale scelto (pulito) proveniente dallo scavo del Centro di pronto intervento (fase 1), ritenuto che il materiale di scavo inquinato è stato smaltito altrove rispettando le corrette vie di smaltimento secondo le direttive dell'Ufficio Gestione rifiuti della Sezione per la protezione dell'aria, dell'acqua e del suolo”. Inoltre, spiega il Municipio, le opere relative all'area di svago e al posteggio di servizio saranno eseguite abbondantemente al di sopra della quota originale dell'ex macello e quindi sempre all'interno del volume di materiale pulito proveniente dallo scavo del Centro di pronto intervento. Proprio per la costruzione di quest'ultimo, il terreno venne usato come area di cantiere, e in seguito fu utilizzato dai pompieri per delle esercitazioni. Per togliersi ogni dubbio, il Municipio ha commissionato una valutazione ambientale allo studio Consulenze geologiche e ambientali Sa (Cga Sa. Sulla base dei prelievi, il terreno ‘originale’ (senz'altro rimaneggiato nel tempo) risulta pulito ai sensi OPSR alla quota progettuale e sulla platea di scavo inferiore della particella 632 RFD Mendrisiio. È stata riscontrata una contenuta presenza di resti di croste di asfalto derivate presumibilmente dalla rimozione della pavimentazione esistente del piazzale”. “La presenza di detriti edili e di croste di asfalto può essere quantificata a livello generale in minore allo 0,5% e non costituisce pregiudizio alcuno al riutilizzo in loco di questi inerti, al suo recupero o all'ordinario e normale smaltimento in discarica inerti autorizzata. Per un eventuale reimpiego in posto si avrà cura di verificare, a maggior profondità della catasta in oggetto, lo stato degli eventuali materiali estranei (materiali di demolizione) separando eventuali detriti più grossolani dalla componente ghiaiosa”.